L’immobiliare Antocri di Di Pietro
La “Voce della Campania” ha reso noto un fatto pubblico. Un’indagine avviata dalla Magistratura a seguito di un dettagliato esposto dell’Avv. Di Domenico (uno dei molti che aveva creduto in Di Pietro e nell’Italia dei Valori), sulla società di Antonio Di Pietro, l’immobiliare ANTOCRI (da Anna, Toto e Cristiano, i figli), l’acquisizione con mutuo da parte di questa di due immobili che sono poi stati affittati all’Italia dei Valori (il cui unico titolare a decidere è Antonio Di Pietro). Rendere nota un indagine in corso è dovere d’informazione! Rendere nota un’indagine in corso su un Ministro della Repubblica è, come sino a qualche tempo fa sottolineava Di Pietro, un dovere perché i cittadini devono sapere. Ma, dai toni e dal marito della dell’Avvocato di Antonio Di Pietro alla Voce della Campania, sembra proprio che il principio dell’informazione e della trasparenza valga per gli altri ma non per lui. Non gli piace proprio, sembra, aprire le sue agende e i suoi fascicoli (alla faccia della trasparenza!) Il legale dell’ex pm afferma che vi è la richiesta di archiviazione, ma come ricorda Elio Veltri (), il GIP potrebbe non disporla e decidere diversamente. Ma noi, come DemocraziaLegalità e come la Voce della Campania, non ci poniamo il problema sull’innocenza o meno di Antonio Di Pietro, stabilirlo è compito esclusivo della Magistratura. Quello che ci siamo posti è il problema etico e morale. E qui, davvero, la “difesa” non regge. Vi è un conflitto di interessi enorme, ed è grave che anziché risolverlo, come in parte hanno fatto altri, lui minacci querela, richieste di danni, non affrontando il merito della questione. Ma, come abbiamo detto e sempre fatto, vediamo i fatti...
La ANTOCRI srl è stata costituita in Bergamo nel 2003. Ha come Amministratore Unico Belotti Claudio, nato e residente a Chieri (BS), “Compagno di vita o coniuge di Silvana Mura”. Socio Unico è Antonio Di Pietro. Nel 2004 entra nel CDA Mura Silvana, che lo lascerà nel luglio 2006.
La Antocri srl con un mutuo acquista due immobili, uno a Milano ed uno a Roma. L’Antocri ha come uniche entrata quelle dei canoni di affitto degli immobili acquistati.
L’Italia dei Valori inizia a ricevere i rimborsi elettorali (sulla base della legge approvata dal Parlamento per garantire ai partiti il finanziamento pubblico che era stato abolito con un Referendum). Giungono quindi a ruota i fondi relativi alle elezioni politiche del 2001 (quando l’Italia dei Valori sfiorò il 4% ed elesse un senatore, il bergamasco Valerio Carrara, che appena insediate le Camere passo con Forza Italia), e via via a seguire quelli relativi alle elezioni amministrative, regionali, europee e nazionali.
Antonio Di Pietro, forte dell’Atto Notarile, ha uno Statuto reale dell’Italia dei Valori che gli conferisce pieni ed unici poteri. Di fatto è l’unico titolare, unico socio. La decisione su ogni cosa compete a lui. Tesoriere dell’IdV è Silvana Mura, eletta anche lei alla Camera dei Deputati.
L’Italia dei Valori prende in affitto due immobili, uno a Milano ed uno a Roma. Entrambi gli immobili sono affittati dalla Antocri.
L’Italia dei Valori (Antonio Di Pietro) stipula un contratto con la Antocri (Antonio Di Pietro) La Antocri (Antonio Di Pietro) riceve regolari pagamenti dei canoni di affitto dall’Italia dei Valori (Antonio Di Pietro). La Antocri (Antonio Di Pietro) paga regolarmente le rate del mutuo dei propri immobili con gli introiti derivanti dall’affittuario Italia dei Valori (Antonio Di Pietro).
L’aspetto di regolarità giudiziaria, torniamo a ripetere, non è di nostra competenza, spetta solo alla magistratura, ma quello etico si, ancora di più visto che Di Pietro si presenta come il simbolo della “Questione Morale”. Non è poi accettabile una risposta sul modello Silvio Berlusconi: l’amministratore dell’Azienda non sono io, quindi non c’è alcun conflitto. Curioso è che Antonio Di Pietro era il principale accusatore di Berlusconi per il Conflitto di Interessi ed ora usa le parole del Cavaliere per rispondere ad un quesito sulla sua persona.
Ma su questo rimandiamo all’inchiesta giornalistica della Voce della Campania che spiega nel dettaglio il tutto. ()
Ma prima di andare oltre occorre segnalare un’altra “coincidenza” (capitano proprio tutte a lui - sic!). Il giornale dell’Italia dei “Valori”, si chiama “Orizzonti Nuovi”. Deve essere un nome che ha folgorato Silvana Mura e consorte. Vediamo perché:
in Milano, nel 2005, viene costituita una società denominata “Progetto Orizzonti srl”. Soci della stessa sono Silvana Mura e Belotti Claudio, consorte/compagno della Mura e amministratore unico anche qui, come per l’immobiliare Antocri di Antonio Di Pietro. La società ha come oggetto sociale: l’attività editoriale esercitata attraverso qualunque mezzo e con qualunque supporto anche elettronico e pertanto in particolare l’attività di edizione, pubblicazione, promozione e commercializzazione di giornali, quotidiani, periodici, illustrati, saggi, monografie di carattere economico, sociale, politico e culturale, nonché l’esercizio di attività di edizione di testata giornalistiche – anche telematiche – proprie o altri, la produzione di informazione attraverso la gestione di mezzi a stampa, informatici, anche su supporti magnetici e/o elettronici e attraverso quant’altro reso disponibile dalle attuali e future tecnologie, la realizzazione di servizi giornalistici e attività di comunicazione per conto di terzi.
Chissà se questa realtà può essere (o sia già stata) utile per “non disperdere” i contributi pubblici che lo Stato riconosce ai Partiti e Movimenti politici presenti in Parlamento per promuovere i propri giornali (quotidiani o periodici, cartacei o telematici). Le intenzioni ci sono tutte e vista la frattura con “il Giuda” Sergio De Gregorio, esperto in materia, questa società casca a fagiolo.
Prima di passare al legale di Tonino, affrontiamo un altro aspetto della “coerenza” di Di Pietro, che, sempre, la Voce della Campania mette in evidenza.