I soldi degli speculatori ai paladini degli anti-speculatori...

I soldi degli speculatori ai paladini degli anti-speculatori...

Venerdì 28 Gennaio 2011 17:36 Ufficio di Presidenza
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Cinzia Damonte ed il boss Onofrio Garcea che la presenta alla cena elettorale[in coda l'articolo di Marco Preve sul suo blog e Repubblica con la conferma del marchese] 
Vi ricordate la Cinzia Damonte e le sue cene elettorali in cui a presentarla era niente meno che il boss della 'ndrangheta Onofrio Garcea? E vi ricordate che quando si trattò di spiegare come veniva sovvenzionata la sua campagna elettorale lei diceva che non sapeva che faceva tutto il suo "comitato elettorale"? E ricordate la Damonte ed il compagno Masi (ovvero Esposito) che tuonavano al complotto degli speculatori che ad Arenzano volevano cementificare tutto e odiavano la povera Cinzia (piangente, distrutta e ingenua secondo Di Pietro) perché era l'unico ostacolo agli appetiti speculativi su quel territorio? Ed allora dovreste ricordare anche Masi che tuonava contro i politici arenzanesi che si facevano sovvenzionare sottobanco dagli speculatori? E ricorderete anche che lo speculatore che praticamente sempre indicavano era il marchese Giacomo Catteneo Adorno.

Bene, la Casa della Legalità, è riuscita ad avere conferma rispetto proprio al finanziamento "elettorale" (prima delle elezioni regionali del 2010, a candidati di Arenzano) dallo speculatore marchese Catteneo Adorno, ed ora quindi è in grado di raccontarlo...



Paolo Masi (ovvero Pasquale Esposito) compagno di Cinzia DamonteLa Cinzia Damonte aveva bisogno di fondi e così la sua cassa andò a bussare alla porta proprio del marchese Giacomo Cattaneo Adorno. Masi (ovvero Esposito), con un altra persona, andò dal Marchese e gli raccomandò di effettuare il bonifico prima che venisse effettuato il deposito ufficiale delle Liste dei candidati (ovvero prima, per chi non lo sapesse, che scattasse l'obbligo di legge a registrare tutti i contributi ricevuti per poi depositarli presso le sedi preposte con allegata rendicontazione da parte del "committente responsabile" del candidato o della lista). Ed il "nemico" numero uno della Damonte e di Masi, ovvero il marchese Giacomo Cattaneo Adorno, ha effettuato come richiesto il bonifico!

Il marchese, dopo i guai avuti negli anni Novanta, avrà certamente registrato tale contributo come prevede la Legge, ovvero nella propria dichiarazione dei redditi... oltre al fatto che un bonifico lascia una chiara traccia... Ma se il contributo è stato ricevuto prima dell'attivazione delle norme sulla rendicontazione dei contributi elettorali, Cinzia Damonte (che in allora non aveva ancora il "committente responsabile") come avrà registrato quel contributo dello "speculatore"?
In allora era "semplicemente" consigliere comunale e, soprattutto, Assessore all'Urbanistica, cioè titolare delle deleghe, assegnategli da Gambino già nel precedente mandato, che riguardavano proprio le pratiche del marchese Cattaneo Adorno...
Certamente, anche se arrivato in anticipo, lo avranno registrato regolarmente e quindi inserito nel rendiconto depositato ufficialmente o in un altro registro ufficiale, anche perché, non sia mai, che qualcuno potesse pensare che l'assessore prendeva contributi non dichiarandoli da chi aveva pratiche su cui il suo assessorato doveva prendere decisioni delicate...
Se ce lo inviano lo pubblichiamo, così tutti sapranno che il contributo ai cosiddetti anti-speculatori dallo speculatore è quanto meno stato registrato secondo Legge dalla candidata "di valore"!

PS
Ed il bello che i supporter della Damonte sostenevano di essere l'argine alle speculazioni edilizie del marchese ed accusavano gli altri di prendere i finanziamenti dal marchese!

PS 2
Per l'Italia dei Valori in Liguria si confermano le solite "bazzecole":
- si dichiarano il partito della legalità e della lotta alla mafia ed hanno esponenti, eletti e candidati che si fanno fare campagna elettorale dei boss mafiosi;
- si dichiarano il partito contro le colate di cemento e poi incassano i soldi di chi è costruttore e persegue nuove speculazioni edilizie.
Ma come detto... sono le solite "bazzecole" a cui ormai siamo abituati.

PS 3
Ad Arenzano la crisi di maggioranza è pronta a scattare al momento opportuno, come nel 2007, con un eventuale auto-scioglimento del Consiglio... per evitare il caso in cui la Prefettura, a seguito dell'istruttoria, dovesse inviare una Commissione di Accesso. Ed intanto, dopo i lavori dei Mamone che tra Arenzano con la Eco.Ge e Cogoleto con la Edil Ca.Ma andavano forti, e dopo che il Pietro Pesce con la sua discarica del Molinetto al centro dell'inchiesta sull'Arpal, si progetta l'apertura di una nuova discarica alle spalle della Stoppani.
Questo nuovo progetto per "riqualificare" la zona (sic) è targato "Mario Valle spa", il colosso delle costruzioni arenzanesi acquisito dall'ABIT.COOP LIGURIA, che conta nel suo Cda Raffa Fortunato, cugino dei Fotia (della cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti). Si tratta di quell'ABIT.COOP che ha rilevato l'ex rimessa di Boccadasse per realizzare appartamenti di lusso a Genova con un asta un po strana... e la stessa ABIT.COOP che per le sue recenti costruzioni a Varazze ha chiamato ad operare nel proprio cantiere la "Scavo-Ter" dei Fotia e la "Fratelli Pellegrino" del clan Pellegrino. In riferimento all'importante ruolo del Raffa per l'ABIT.COOP basta ricordare che lo stesso è stato nominato consigliere di amministrazione proprio della "Mario Valle spa", oltre che della "S.Anna Golf spa" di Arenzano, della "Lerca spa" e persino della "Mario Valle Engineering srl" che a Genova ha progettato per conto di Unieco il complesso delle "Torri del Faro" a San Benigno, dove risultavano impegnate sia la Eco.Ge dei Mamone, sia la Scavo-Ter dei Fotia.




dal blog "Trenette e mattoni" di Marco Preve - 29.01.2011

Vi propongo l'articolo sul caso Arenzano uscito oggi sul giornale di carta.


Si possono ricevere denari per la propria campagna elettorale da un imprenditore che poi si accusa di essere un palazzinaro? Soprattutto, se si è esponente del partito che chiede l'allontanamento dei condannati di tangentopoli da ruoli pubblici, si possono accettare contributi da un condannato con sentenza definitiva per concussione? Di questi tempi la politica ci ha abituato al "di tutto di più" e quindi nessuno sobbalzerà sulla sedia scoprendo che Cinzia Damonte, consigliere ed ex assessore del comune di Arenzano, candidata alle regionali per l'Idv ha chiesto e ottenuto nei primi mesi del 2010 alcune migliaia di euro dal marchese Giacomo Cattaneo Adorno, uno dei più ricchi imprenditori del settore immobiliare genovese condannato (c'è chi dice che fu uno dei pochi a pagare, anche per colpe non sue) per le tangenti dell'Expò del 1992 e di nuovo in Italia da diversi anni dopo una lunga latitanza in Brasile.
La notizia circola da ieri sul sito della Casa della legalità.
«Confermo» dice il marchese.
Quante decine di migliaia di euro?
«Macchè, poca roba».
Uno come lei mica può fare l'elemosina.
«Guardi saran stati due mila euro».
Come è andata?
«Sono venuti quelli del suo comitato elettorale, a me la Damonte piaceva, mi sembrava una in gamba e glieli ho dati volentieri».
Solo all'Idv?
Fossero venuti altri avrei fatto lo stesso. Ad esempio mi piace molto Matteo Rosso del Pdl, me li avesse chiesti glieli avrei dati. Ma lui non è venuto».
La Damonte sì. E dopo?
«Mah, mi spiace abbia fatto quell'errore (la cena elettorale con Onofrio Garcea, pregiudicato oggi in carcere, sospettato di legami con la ‘ndrangheta, ndr) oggi chissà dove sarebbe».
Con lei non è stata riconoscente. Accusa la maggioranza di appoggiare i progetti di uno speculatore edilizio: lei.
«Non ho dato i soldi per avere riconoscenza, non si deve sentire obbligata. Io non mi scaldo più di tanto. In questo momento non fa opposizione a me ma alla giunta da cui è uscita».

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