Dopo mesi e mesi di attesa ci è arrivata l’informazione di garanzia dal pm Giuseppe Lombardo per la pubblicazione della pubblicata (e ancora strapubblicata) Relazione Basilone che alla Casa della Legalità, DemocraziaLegalità, GilBotulino e ad altri è stata oscurata (ad altri no, ma non importa, è un segreto a targhe alterne, probabilmente!). Ma che dire di questo pm che ci tiene tanto ad occuparsi di mafia, ma proprio tanto, da varcare i confini che riservano dette indagini alle Direzioni Distrettuali Antimafia. Certo, lui voleva farne parte, certo per lui, il giorno prima di andare in pensione, il procuratore Catanese lo aveva “nominato”. Certo, però, anche, che il Procuratore Nazionale Antimafia, Piero Grasso, ed il CSM non erano proprio contenti e, viste le altre candidature, hanno posto sulla sua strada un chiaro Stop!
Ma lui ci tiene. Che un atto di un procedimento amministrativo concluso (con il commissariamento dell’Ente), come appunto la seconda parte della Relazione della Commissione d’Accesso alla ASL di Locri, venga pubblicato è per lui inaccettabile. Il diritto d’accesso degli atti pubblici, sancito in Italia come in tutta Europa, per lui non esiste. Che poi quello che si è pubblicato, ivi compresi i nominativi dei commissari estensori della relazione fossero stati resi pubblici (con decreto prima e a mezzo stampa in seguito), già dall’inizio del 2006, per lui non conta. Cerca la talpa!
E scava e scava non si era accorto che l’unica parte della Relazione secretata dalla DDA di Reggio (nello stesso sua ambiente di lavoro!) era (ed è) la prima parte, che ne noi ne altri hanno mai pubblicato o avuto. Ma questa è una bazzecola e per rifarsi decise di sequestrare e oscurare il Dossier che come Casa della Legalità abbiamo redatto e pubblicato il 27 ottobre 2006 nella versione in pdf, con le visure camerali delle ditte coinvolte nell’infiltrazione mafiosa che ha prodotto il Commissariamento della ASL dove Fortugno era Primario, la Laganà era Responsabile del Personale come vice direttore sanitario ed il vecchio Mario Laganà rais per decenni (sul tutto vedi lo speciale). Peccato che nel sequestrarlo non abbia pensato di disporre anche il sequestro di tutti gli archivi cartacei e informatici delle Camere di Commercio dove questi documenti pubblici sono conservati e disponibili. Ma peccato anche che tale dossier era tanto “segreto di stato” in formato pdf ma non nel formato html, tanto che le singole pagine, sempre accessibili, non sono state sequestrate e sono ancora ben visibili.
Ma lui ci tiene tanto. Ed allora ci inviava un secondo “seguito” di notifica (la comunicazione principale è arrivata solo or ora!) in cui diceva che noi, con la pubblicazione del Dossier (data di pubblicazione 27 ottobre 2006!) avevamo eluso il sequestro della Relazione effettuato il 15 novembre 2006 su suo ordine, pubblicando il Dossier. Sacrosanta ragione: noi quasi un mese prima del sequestro, abbiamo letto nel pensiero del pm Lombardo e ci siamo detti: “Visto che il mese prossimo ci sequestra e oscura la Relazione , eludiamo adesso tale sequestro, così ci portiamo avanti!”. Come ha fatto a scoprirlo? Mistero, lui alle date è attento, lo abbiamo detto, ci tiene. Pensate che ha ordinato il 13 aprile 2007 di notificare al sottoscritto l’Informazione di Garanzia con fissazione dell’interrogatorio ed a Castiglion il decreto di citazione informata sui fatti, entro (con tanto di sottolineatura) il 18 marzo 2007. Si vede che è persona attenta!
Noi non vediamo l’ora di poter rispondere e dire tutto, abbiamo una brutta abitudine: a domanda rispondiamo!