Comunicato stampa inviato alle 08:16 del 24.10.2007 a Il Secolo XIX
con cortese richiesta di pubblicazione
In riferimento all'articolo "Scissione sul web degli Amici di Grillo"
de Il Secolo XIX del 24.10.2007 (riportato in coda)
Grazie dell'attenzione mostrata ai meetup di Beppe Grillo di Genova, ma cerchiamo di essere precisi...
1) Non vi è stata una scissione contro o pro personam, bensì su il concetto stesso di meetup e sulle regole. Il meetup "Genova 2" , nato di recente, considera il meetup come struttura orizzontale, dove chiunque si iscrive ne fa parte e dove chi dichiara di voler "fare" entra a far parte del Gruppo Operativo e nella "gestione" del sito on line. Il meetup Genova invece - che ha modificato di recente anche il suo regolamento - prevede che vi sia un "gruppo storico" che costituisce il Gruppo Operativo, con pochissime persone che gestiscono il sito, e che considera Meetup solo il Gruppo Operativo - che si integra solo per coptazione - mentre gli iscritti sono solo "simpatizzanti".
Sulle Regole. Genova 2 vuole essere un "non allineato" e non vuole militanti e dirigenti di partito o eletti e amministratori pubblici nel Meetup. Genova invece non vuole porre limiti anche considerando che nel Gruppo Operativo vi sono moltissime persone, tra militanti e dirigenti (soprattutto dell'IdV) e di altri movimenti politici. La "spaccatura" è quindi tra chi afferma, come Genova 2 che se si vuole essere "controllori" dei "dipendenti" non si possano avere i "controllati" tra i "controllori" e chi, come Genova che afferma che il problema non esiste e che uno possa essere "controllore" e "controllato". Inoltre il Meetup Genova 2 crede sia necessario svolgere più incontri "reali" per affrontare le tematiche e problematiche su cui si lavora e non una riunione sola al mese.
2) Il Meetup Genova 2 inoltre ha scelto di collaborare fattivamente sulle iniziative comuni con strutture di impegno civile come ad esempio Casa della Legalità - Onlus, Comitato di Scarpino, Comitato RifiutiZero e tante altre, per rafforzare la "rete".
3) Nel Meetup Genova 2 non vi è uno o più leader, si è tutti allo stesso piano. Ognuno porta le sue proposte, idee e da il suo contributo nel "fare". Chi si occupa più specificatamente di temi e fatti che riguardano la legalità e chi sul signoreggio, chi porta avanti le iniziative contro speculazioni e cementificazioni e chi segue la questione della Mobilità e del traffico, e così via.
La questione di Davagna e del Civ di San Gottardo sono state affrontate dalla Casa della Legalità e della Cultura - Onlus, sul proprio sito ufficiale www.genovaweb.org , e non su quello del Meetup Genova 2. Chi ha usato sulla vicenda il Meetup degli Amici di Beppe Grillo "Genova" è stato Grappiolo Giacomo e Manuela Cappello. Detto questo la "Casa della Legalità" ha prodotto un ampia documentazione sulla questione di Davagna a riprova di quanto si è affermato e che dimostra da parte dell'Assessore all'Urbanistica della Provincia, Manuela Cappello, un acquiescenza verso un progetto irregolare, dove gli interessi privati del Sindaco di Davagna sono evidenti, e che rappresenta un grave rischio per l'incolumità di molti abitanti (in zona rossa, alto rischio, secondo il Piano di Bacino). Sul CIV di San Gottardo la Casa della Legalità ha sollevato quei dubbi che molti cittadini stanno dimostrando rispetto al progetto di riqualificazione del CIV presentato più volte pubblicamente da Manuela Cappello, presidente del CIV il Gottardino, anche dalle pagine del Il Secolo XIX [vedi qui]. Il progetto di riqualificazione, presentato come ECOciv, prevedeva illuminazione pubblica con impianto a basso consumo energetico, pavimentazione e fioriere in materiale riciclato, panchine e spazi di incontro. Si era affermato che quel progetto aveva un finanziamento di 129mila euro. Dopo un anno si è arrivati al fatto che non si sapeva dove fossero finiti questi soldi e l'unica cosa vista sono state delle "fioriere" senza fiori e senza nessuno che le abbia prese in carico (manutenzione e irrigazione), collocate senza l'autorizzazione degli Uffici preposti alla Viabilità, costate circa 30mila euro. Non siamo stati gli unici a sollevate la questione - oggetto anche di discussioni e riunioni Istituzionali! - ed il dubbio su dove siano finiti questi soldi crediamo sia un dubbio lecito, come anche il diritto di sapere perché Manuela Cappello abbia presentato pubblicamente un progetto "incantevole" che poi però - dalle risposte fornite - è radicalmente difforme da quello "ufficiale" e che l'ha portata anche a dire che non era mai parlato delle altre cose (illuminazione, panchine,...). La Casa della Legalità, con un articolo satirico, ha sollevato la questione e chiesto di fare chiarezza, non ci pare così scandaloso e non ci pare che un Assessore Provinciale, Consigliere Comunale, Presidente del CIV e tra i "gestori" del Meetup Amici di Beppe Grillo Genova, possa nascondere la necessità di chiarezza, massima trasparenza, sui soldi pubblici e su progetti presentati in un modo ed attuati in tutt'altro!
Christian Abbondanza
Presidente della Casa della Legalità e della Cultura - Onlus
ed uno dei tanti del meetup Genova 2
24.10.2007 – Il Secolo XIX
LA POLEMICA
Scissione web tra i seguaci di Grillo
Bufera sull’assessore Cappello
Si spacca subito dopo il “VDay” Il meetup nato attorno al comico. Subito scontro su un appalto da 130mila euro a S.Gottardo
VOLANO gli stracci sulle pagine genovesi legate al blog di Beppe Grillo. Il VaffaDay ha diviso gli attivisti del ribollente sito internet e, dopo un’inattesa scissione, è nata la prima polemica tra gruppi.
Una bufera che tira in ballo l’assessore provinciale Manuela Cappello,eletta anche in consiglio comunale per l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, accusata di un grave conflitto d’interesse per l’appalto dei nuovi arredi urbani di San Gottardo.
Trattandosi di un “caso” nato sul web, la sua propagazione è stata immediata e soprattutto on line. E già si moltiplicano le riprese della querelle, con una decina di siti più che altro della vasta galassia grillina che fanno da detonatore e con l’ormai attivissimo che ironizza sull’intera vicenda (contanto di foto servizio sulle nuove e già consumate aiuole di San Gottardo).
Le questioni sono due: la scissione dentro il meetup (ossia quel magma autoorganizzato di liberi cittadini che attorno al blog di Grillo promuovono iniziative sul territorio) e l’attacco alla Cappello, che immediatamente smentisce ogni cosa e annuncia un pesante ricorso agli avvocati.
La scissione ha provocato da qualche da giorno una modifica persino sulla home page del blog di Grillo. Vicino all’ormai consolidatissimo meetup di “Genova”, si è aggiunto quello di “Genova 2”, promosso da gruppi di attivisti che fanno riferimento alla Casa delle legalità. Il primo meetup è da sempre movimentato da un gruppo storico che vede tra i suoi protagonisti più assidui proprio la Cappello ; il secondo, tra i cui leader c’è Cristian Abbondanza, chiede azioni più incisiva e all’attacco sulle vicende genovesi.
Tra queste azioni, è emerso l’affaire San Gottardo. L’accusa coinvolge Manuela
Cappello nella triplice veste di assessore provinciale, consigliere comunale e presidente del Civ Gottardino per lacommessapubblicada130 mila euro per il riassetto delle strade che insistono nell’area commerciale.
Almeno 30 mila euro, questa la tesi della Casa della legalità, sarebbero stati assegnati a una società che «dovrebbe essere la “Grappiolo Bruno srl” di Grappiolo Bruno e Grappiolo Roberta (rispettivamente padre e sorella di Giacomo, consorte di Manuela Cappello), anche, come riportato nell’articolo del marito, Grappiolo Giacomo, che invece è socio di una immobiliare di famiglia». La polemica si incendia, la difesa sul meetup punta il dito anche su consiglieri di circoscrizione di Forza Italia e bolla tutto come«una serie di falsità del tutto prive di fondamento». «È solo una grande diffamazione commenta Cappello e merita una denuncia. Né io,né mio marito,né suo padre c’entrano nulla in questa storia, che per di più parte da un appalto pubblico con regolare gara e delibera comunale.
La “Grappiolo” non ha mai partecipato a questa gara, tutto purtroppo nasce subito dopo la scissione dei meetup». E dai siti nasce anche una nuova polemica, su un fatto relativo a Davagna: «Falsa anche quella».
GIO.M.