Il primo partito in Italia e' quello familiare di Beppe Grillo... (alla faccia delle buona fede di credeva nell'uno-vale-uno)

Il primo partito in Italia e' quello familiare di Beppe Grillo... (alla faccia delle buona fede di credeva nell'uno-vale-uno)

Mercoledì 13 Marzo 2013 15:30 Ufficio di Presidenza
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Quando l'allievo GRILLO supera il maestro DI PIETROBeppe Grillo supera il maestro. Ed il maestro era il suo grande amico (che vorrebbe al Quirinale) Antonio Di Pietro.
Sì, questo è ciò che emerge dagli ATTI. Ci spiace non guardare alle favole, alle parole, alle urla ed agli slogan. Questi, destinati al popolo di creduloni, sono contraddetti dagli ATTI ufficiali e formali. E questa, visto che il M5S è il Primo partito italiano, è una questione democratica, non una vicenda personale o che riguarda una qualsivoglia associazione...

Per anni denunciammo (e documentammo) la gestione familistica dell'ITALIA DEI VALORI di Di Pietro, in cui quelli che credevano di essere iscritti, così come pure gli eletti, non contavano una “beata minchia”, per usare le parole di Cetto La Qualunque. Chi contava e decideva, e gestiva tutto (patrimonio e fondi compesi) era un'Associazione di TRE persone: Di Pietro, sua moglie e la tesoriera. Ci sono voluti anni ed anni perché la gente lo capisse, accecata come era dal “fideismo” verso il Tonino nazionale che così, nel frattempo, affittando gli immobili della sua società (l'Antocri) alla sua Italia dei Valori, incassava gli affitti con cui si pagava i mutui e spese degli immobili del suo patrimonio personale.

Di Pietro “criptonite”, come lo chiamava Grillo, contava relativamente sullo scacchiere politico. Il suo partito familiare, e privo di democrazia interna, incassava tanto di rimborsi elettorali (e qualche fondo lo ha anche usato per i primi palchi su cui poteva esibirsi proprio Grillo nelle prime uscite “politiche”), ma era un partito minoritario. Così non faceva scandalo che fosse “privato” di tre persone, mentre gli “aderenti” non contavano nulla, così come non contava nemmeno nulla che i suoi Bilanci dell'IDV venissero dichiarati irregolari persino dai Revisori contabili del Parlamento.


Il MOVIMENTO 5 STELLE non è minoritario. E' il primo partito italiano! Ed il M5S ufficiale, quello che si è presentato alle elezioni per intenderci, è la copia del partito familiare di Di Pietro. Vediamo perchè...

 

Nel dicembre 2012, in Via Ceccardi a Genova, davanti al notaio FILIPPO D'AMORE, veniva formalizzato l'ATTO COSTITUTIVO dell'associazione “MOVIMENTO 5 STELLE”. [ in formato .pdf]

Nell'Atto Costitutivo si legge che “tra i signori Giuseppe GRILLO, Enrico GRILLO ed Enrico Maria NADASI è costituita un'Associazione non riconosciuta denominata “MOVIMENTO 5 STELLE”.” che “l'Associazione ha sede in Genova... via Roccatagliata Ceccardi 1/14” e ancora che “potranno essere istituite sedi secondarie ovunque sarà opportuno su determinazione del Consiglio Direttivo”.

E' chiaro che si tratta proprio del M5S che GRILLO aveva dichiarato che non avrebbe mai avuto struttura, cariche, sedi e nemmeno statuto perché, diceva (e dice ancora sul suo blog e sulla piattaforma del M5S), che loro hanno solo il “NON-STATUTO”. Infatti si legge sempre nell'Atto Costitutivo: “L'associazione, riconoscendo nella Rete Internet lo strumento capace di assicurare un modello di consultazione e partecipazione effettivamente democratico alla vita politica del Paese, condivide e fa propri gli obiettivi politici programmatici dei Programmi formati e pubblicati nel sito www.beppegrillo.it/movimeto5stelle.”


Ma qui inizia il bello. Infatti si legge: “L'associazione (dei tre: Grillo, nipote e commercialista, ndr) riconosce come PROPRIO il diritto costituzionale dei cittadini aderenti al MoVimento 5 Stelle a determinare la politica nazionale mediante la presentazione alle elezioni di candidati liste di candidati individuati secondo le procedure di diretta partecipazione attuate attraverso la Rete Internet ed opera per il suo esercizio”.

Poi ancora una sorpresa: l'assenza di vincolo di mandato per gli eletti in Parlamento, tanto attaccato ed osteggiato da Grillo, per poter affermare che lui decide e gli altri devono eseguire, è invece sancito nell'Atto Costitutivo, dove si legge: “Gli eletti eserciteranno le loro funzioni senza vincolo di mandato”. Ma come? Diceva poche settimane fa l'opposto, tuonando che occorra cambiare subito la Costituzione, ma poi nello Statuto c'era quel principio tanto "odiato"?

logo di Grillo del M5SChe questa associazione dei TRE sia proprio il M5S è ancora più indiscutibile quando si legge, sempre nell'Atto Costitutivo che: L'Associazione denominata “MOVIMENTO 5 STELLE” è contraddistinta da un simbolo (di cui all'allegato “A” al presente atto)...[" e ].

Viene ribadito che: “Giuseppe GRILLO – in qualità di titolare effettivo del blog raggiungibile all'indirizzo , nonché di titolare esclusivo del contrassegno di cui sopra di cui sopra, mette a disposizione della costituita Associazione (dei TRE, ndr), esclusivamente per per il perseguimento delle finalità dell'Associazione medesima, la pagina del blog www.beppegrillo.it/movimento5stelle, nonché il contrassegno, sopra descritto (allegato “A”)
Spettano quindi al signor Giuseppe GRILLO titolarità, gestione e tutela del contrassegno, titolarità e gestione della pagina del blog www.beppegrillo.it/movimento5stelle.”

 

Poi di nuovo una novità di non poco conto, visto che GRILLO aveva sempre detto che mai si sarebbero e potevano prendere contributi e finanziamenti pubblici. Se infatti uno non li vuole prendere non li indica come fonte possibile del “PATRIMONIO” dell'Associazione (dei TRE) denominata MOVIMENTO 5 STELLE. Ma invece, contro tutte le dichiarazioni precedenti, ora, con l'Atto Costitutivo e lo Statuto ufficiale questa possibilità di entrate è ben prevista ed indicata.
Si legge, infatti, all'Articolo 5:
Il patrimonio dell'Associazione è costituito da:
- dalla quota annuale versata dagli associati;
- dai contributi volontari di persone fisiche, Enti Pubblici e Privati;
- da sovvenzioni dello Stato, della Regione o di Enti sopranazionali;
- da eventuali proventi derivanti dalla fornitura di servizi;
- da donazioni e lasciti testamentari”.


Ed ancora, sempre più interessante: “Eventuali donazioni, elargizioni, erogazioni liberali, disposizioni testamentarie e contributi che dovessero essere effettuate a favore dell'Associazione costituiranno un fondo autonomo di proprietà dell'Associazione medesima, la cui amministrazione e gestione competerà al Presidente”.
E chi è il Presidente? Lo vediamo subito perché all'Art. 7 si apprende che:
 “Per i primi tre anni vengono chiamati a comporre il Consiglio Direttivo i comparenti signori:
- Giuseppe GRILLO, Presidente;
- Enrico GRILLO, Vice Presidente ed Enrico Maria NASASI, Seregario, che accettano la carica”.

 

Si legge quindi che “Per quanto non previsto nel presente atto, le parti si rimettono alle disposizioni contenute nello STATUTO SOCIALE, che mi esibiscono e consegnano, dichiarando di averlo letto e che sottoscrivono in segno di approvazione.
Detto STATUTO viene da me Notaio ritirato ed allegato a quest'atto sotto la lettera “B” per parte integrante e per tutti gli effetti di legge”.

 

Ed ecco che così, in un batter di ciglio, lontano dagli occhi della “rete”, alla faccia della trasparenza e della “partecipazione” (la nota “democrazia diretta”, sic), svanisce il NON-STATUTO, sventolato nelle piazze e nel web come segno distintivo di “diversità” dagli altri “partiti”, sostituito da uno STATUTO ufficiale, formale e registrato che, piaccia o no, è quello che vale e conta!

Lo STATUTO [ in formato .pdf] stronca ogni bufala di quelle che GRILLO aveva raccontato al suo popolo...

Tralasciando di riprendere qui le parti già indicate anche nell'Atto Costitutivo che abbiamo già esaminato, vediamo la questione “ISCRIZIONI” e funzioni.

L'Articolo 8 dello STATUTO dice:
L'associazione è costituita da soci fondatori, soci ordinari e soci sostenitori.
Sono soci fondatori i sottoscrittori dell'Atto Costitutivo dell'associazione.
Sono soci ordinari, a seguito di accettazione della domanda di adesione, gli aderenti al MOVIMENTO 5 STELLE che si siano impegnati a svolgere gli adempimenti tecnico-burocratici necessari a consentire la presentazione alle elezioni politiche di liste di candidati scelti in Rete dagli aderenti al MOVIMENTO 5 STELLE, nonché ad attuare campagne di sensibilizzazione sugli argomenti del Programma del MOVIMENTO 5 STELLE. L'ammissione dei soci ordinari viene deliberata dal Consiglio Direttivo.
Sono soci sostenitori, a seguito di accettazione della domanda di adesione, gli aderenti al MOVIMENTO 5 STELLE che abbiano votato in Rete i candidati del M5S da presentare alle elezioni politiche secondo le procedure pubblicate sul sito www.beppegrillo.it/movimento5stelle
La domanda di adesione deve essere indirizzata alla sede dell'Associazione, anche a mezzo e-mail.
La qualità di socio viene acquisita a decorrere dalla data di iscrizione nel libro soci dell'Associazione, a seguito di accettazione della richiesta, previa verifica dei requisiti...”

Si prevede poi nell'Art. 9 che: “Ogni socio ha diritto:
- di partecipare alla vita dell'Associazione;
- ad essere prontamente informato sulle iniziative attuate attraverso il sito www.beppegrillo.it/movimento5stelle”

Nell'Art. 10 invece si stabilisce che: “I soci devono:
- versare la quota annuale determinata dal Consiglio Direttivo;
- rispettare le norme statutarie e regolamentari ed i deliberati dell'Assemblea e degli organi associativi a tutti i livelli;

- diffondere e promuovere gli scopi e l'attività dell'Associazione sul territorio”.

E qui, quindi, viene il bello! Quindi, prima di proseguire, facciamo bene il punto...

Allora: alla data del 14 dicembre 2012 gli “aderenti” al MOVIMENTO 5 STELLE, o meglio quelli che sono convinti di aver proceduto all'iscrizione attraverso il sito di fatto non “esistono”.
Infatti non sono stati chiamati all'assemblea costitutiva davanti al Notaio (c'erano solo i tre: Grillo con nipote e commercialista). Quindi quelli che erano convinti di aver aderito al M5S e che le regole di questo fossero quelle del “NON-STATUTO” devono farsi una ragione, quelle convinzioni erano una burla! Hanno aderito al nulla perché:

1) non sono iscritti all'Associazione MOVIMENTO 5 STELLE, cioè al movimento politico che si è anche presentato alle elezioni;
2) questo lo dice l'Art. 8 dello Statuto (oltre all'omessa convocazione all'assemblea costitutiva!).
3) chi vuole essere riconosciuto come SOCIO ORDINARIO o SOCIO SOSTENITORE deve mandare una domanda al Consiglio Direttivo (non ci sono più nello STATUTO i divieti per chi è iscritto ad altri partiti, per coloro che hanno condanne o carichi-pendenti – altro passaggio di cambiamento significativo!). Non solo. Molti di quelli che si considerano “ISCRITTI” alla pari degli altri dovranno mettersi il cuore in pace, così non è.
Infatti, se i soci fondatori sono solo GRILLO, nipote e commercialista, non tutti potranno essere SOCI ORDINARI. Infatti abbiamo letto che possono esserlo solo quelli che “a seguito di accettazione della domanda di adesione, gli aderenti al MOVIMENTO 5 STELLE che si siano impegnati a svolgere gli adempimenti tecnico-burocratici necessari a consentire la presentazione alle elezioni politiche di liste di candidati scelti in Rete dagli aderenti al MOVIMENTO 5 STELLE, nonché ad attuare campagne di sensibilizzazione sugli argomenti del Programma del MOVIMENTO 5 STELLE”. E, acquisendo quanto stabilito all'art. 14 sulle compiti del PRESIDENTE (cioè di GRILLO Beppe), si scopre che quanti si sono “impegnati a svolgere gli adempimenti tecnico-burocratici necessari a consentire la presentazione alle elezioni politiche di liste di candidati” sono quelli che hanno avuto “designazione” dallo stesso BEPPE GRILLO a farlo, con delega! Ovvero, in altre parole: chi GRILLO voleva potrà aspirare alla qualifica di SOCIO ORDINARIO, sempre che il Consiglio Direttivo dei tre non cambi idea e rigetti l'istanza. In quel caso c'è una pietra sopra, perché non è previsto alcun Comitato di Garanti a cui si possa fare ricorso.
Anche chi aspira a fare il semplice SOCIO SOSTENITORE deve mettersi il cuore in pace, stesso iter.
Gli altri iscritti online che non rientrino nelle casistiche indicate dallo STATUTO (il citato Art. 8) dovranno attendere che venga cambiato lo Statuto per poter acquisire la carica di SOCIO ordinario o sostenitore che sia.


A parte che diventa curioso che uno possa fare domanda di iscrizione ed impegnarsi a rispettare lo STATUTO del MOVIMENTO 5 STELLE che sul blog di Grillo, così come sulla piattaforma del M5S www.beppegrillo.it/movimento5stelle, non è mai stato pubblicato... Appare sconvolgente che gli aderenti al M5S, il primo partito italiano, così come gli eletti di questo, siano convinti che loro non hanno regole, non sono strutturati, non hanno cariche... ma solo il “NON-STATUTO”, quando invece così non è per nulla.

 

Ora entro il prossimo mese di Aprile si dovrà tenere l'ASSEMBLEA DEI SOCI.

Ma anche qui non c'è traccia di dove e quando si terrà. Non c'è nulla sul blog e nemmeno sulla piattaforma del M5S. Niente, eppure, ad esempio, se qualcuno volesse fare davvero l'iscritto al M5S (di quelli, ovviamente, che GRILLO ha elencato possano aspirare a tale veste che non è da, come visto, da tutti), dovrebbe essere informato, no? Di solito le Assemblee generali o Congressi dei Partiti e Movimenti (in tutto il mondo democratico, mica solo in Italia) si sanno quando ci sono e sono pure pubblici... Inoltre nello STATUTO c'è anche scritto che i soci possono porre domande prima dell'Assemblea agli Amministratori del MOVIMENTO 5 STELLE, così come possono anche - “trenta giorni prima” - presentare proposte di modifica dello STATUTO... Ma se non si sa quando c'è, questa Assemblea come fanno gli ipotetici iscritti a fare domande, presentare proposte di modifica dello Statuto, oltre che intervenire e votare deliberazioni, cariche e bilancio?

Non è dato sapere, come già fu per la piccola IDV... solo che qui siamo davanti a quello che è il primo Partito Italiano... quello che diceva “nessuna struttura”, “tutto orizzontale”... “uno vale uno” e “democrazia diretta”... basta con gli STATUTI come gli altri... In effetti, comunque, bisogna dirlo, non è come tutti gli altri... è come quelli degli altri partiti a gestione familiare, come l'IDV, ma pure come la vecchia, tanto insultata, Udeur! 

Questo è il nuovo che avanza... dovrebbe essere lo strumento della “nuova democrazia”, mentre gli ATTI (che contano ben più delle parole vuole e i svuotati slogan) dicono che è troppo simile al peggio, nell'assoluta assenza di trasparenza e di democrazia!


Di questa storia ne stanno parlando, giustamente, in molti, nella rete e sui media, ma il "fideismo" grillino pare intoccabile e inamovibile! C'è chi da la colpa a De Benedetti (perché il primo sito che ne ha parlato, pubblicato le foto dello Statuto ed Atto Costitutivo, era del gruppo l'Espresso), chi la da al PD o al PDL (perché loro nemmeno sono democratici), chi da la colpa all'invidia verso di loro (perché loro sono bravi e tanti e mandano a casa tutti)... Insomma non vogliono prendere atto degli Atti. Una miopia pericolosa è quella di negare i fatti e gli ATTI ufficiali. Molto più pericolosa delle sortite comiche e tristi di alcuni neo eletti in Parlamento che non conoscono manco la Costituzione e molto più pericolosa di alcune proposte eversive che vengono portate avanti. Se il "controllo" del più grande partito italiano, da cui dipendono le sorte delle maggioranze parlamentari, che influenzeranno scelte decisive per le sorti del Paese e delle Istituzioni, sono un ASSOCIAZIONE DI TRE PERSONE (GRILLO, il NIPOTE ed il COMMERCIALISTA), l'inquietudine dovrebbe far sobbalzare sulle sedie tutti, ma proprio, principalmente, quel popolo del M5S che era stato infinocchiato con il e tante favolette che gli han fatto spendere energie, soldi e tempo nel nome di di una democrazia diretta e partecipata che invece non solo non esiste, ma, con quello STATUTO, non può esistere!

Poi c'è la storiella di appendice alle favole, di quelli che un pochino notato che qualcosa non va, ma non lo voglio ammettere (a loro stessi, soprattutto)... E così ti dicono: ma Beppe è stato costretto a farlo, non voleva... non conta! Ma come è stato "costretto"??? Da chi? Non scherziamo... Ed ancora: "non voleva farlo"??? Lo ha fatto, altro che non voleva! E poi che vuol dire "non conta"??? Conta eccome, quello è lo STATUTO, quelle son le regole... è il resto che non conta. Prendetene atto a fatevene avere una ragione e se davvero credete nella "democrazia diretta" muovetevi, non contro una fantomatica macchina del fango (ben utilizzata da Grillo per alzare le difese sull'indifendibile e giustificare le non-risposte), ma contro questa degerenazione ormai conclamata del nuovo partito personale a gestione familiare!  

NOTA:

Bastava poco per informare della svolta quelli che credevano di essere ISCRITTI al M5S e che ci fosse il NON-STATUTO (sic), una pagina così, ad esempio... ma non l'hanno mai pubblicata! Domandarsi perché pare troppo?

LA PAGINA CHE SI SON DIMENTICATI DI PUBBLICARE SUL SITO DEL M5S