GLI STRANGIO IN FUGA... PRIMA ATTACCANO POI CANCELLANO.
La nostra imbasciata è arrivata a San Luca. E' arrivata alla famiglia STRANGIO ed alla loro nefasta rete di supporter. Non vogliono proprio accettare che lo Stato e, con questo, la Giustizia, colpisca gli 'ndranghetisti. Loro insistono che l'unica "Giustizia Giusta" sia quella di Dio, come è scritto nel “profilo originale” Giovanni STRANGIO. Loro vorrebbero ostentare ancora un "Potere", quel potere criminale e vile, che ormai evapora, davanti alle Sentenze di condanna, al cercare, al 41 bis ed a sequestro e confische dei beni. Scacciati dalla pubblica piazza per la loro manifestazione contro lo Stato ed in difesa degli assassini 'ndranghetisti e, alla fine, scacciati anche dal Duomo dove si erano incatenate le fimmani delle famiglie 'ndranghetiste di San Luca...
Delirano definendo l'ergastolo ed il 41 bis un “sequestro di Stato”. Delirano quando affermano che è lo Stato ad aver distrutto San Luca e le sue famiglie. Sono la feccia, la peggior feccia, ed è appena giusto che
venga debellata e cancellata. Se ne devono fare una ragione.
E' scaturito un “dibattito” da ieri sulla pagina della protesta contro le condanne a Giovanni STRANGIO e cumpari. Lui, giovane 'ndranghetista che si spaccia da innocente ed i suoi parenti e cumpari che lo dipingono tale, vittima delle circostanze. Pensavano che tutti si mostrassero chini alla loro arroganza e prepotenza? Pensavano di incutere timore o pietà? Si sbagliavano e lo abbiamo dimostrato loro perché, come abbiamo sempre detto, alla 'ndrangheta non si deve lasciare spazio! Nemmeno sul web...
Loro non riconoscono lo Stato perché vivono secondo le loro regole di mafia. Altri, impregnati di quella stessa cultura di mafia, che è cultura di morte e devastazione dell'onore e della dignità, si mostrano striscianti nell'assecondarli.Noi gli abbiamo ricordato, nel nostro piccolo, che se è compito delle Sentenze condannarli e sbatterli in carcere, ed è compito sempre dello Stato di procedere a sequestrare e confiscare i patrimoni agli 'ndranghetisti, alle loro famiglie ed ai prestanome, è compito di ogni cittadino far sentire loro, forte e chiaro, inequivocabile, tutto il disprezzo sociale nei loro confronti. Loro necessitano di consenso sociale per sopravvivere... e questo, che per loro è ossigeno, la comunità, deve negarglielo.
Loro usano, abusano e “struprano” ogni cosa. Anche la religione. Chiamano “Vangelo” le loro regole di uomini del disonore e della morte. Vivono secondo le loro regole per porsi e imporsi come Autorità, unica Autorità, in sostituzione dell'unica vera Autorità, quella dello Stato. Si credono investiti e protetti dai Santi per le loro azioni criminali, anche per quelle che portano morte. Bisogna incominciare a tirarli in campo aperto, annientarli anche con la semplice parola. Metterli all'angolo della società. Isolarli senza timore. Occorre distruggere e far evaporare quella forza di intimidazione che è alla base della loro stessa forza. Questo non dipende dalle Sentenze. Non necessita di sigilli della Cassazione. Questo lo si afferma non chinando il capo e dicendogli in faccia che loro non hanno alcun potere che possa piegare la dignità delle persone libere. Questo è dovere individuale e collettivo della comunità. Dovere quotidiano.
Loro devono comprendere che pietà l'è morta per i vermi 'ndranghetisti. Per tutti, anche per loro ed anche in quello che consideravano territorio proprio, come San Luca. Loro, con le scie di sangue della faida che ha avuto quel paese come scenario per spingersi ben oltre, sono la vergogna della Calabria e come tali devono essere indicati. Nella pubblica piazza, in ogni ambito... anche sul web, soprattutto quando provano a mistificare i fatti e sfuggire dalle loro responsabilità. Le loro accuse ai Magistrati ed allo Stato sono inacettabili e vanno respinti, con nettezza, senza tentennamenti.
Se vogliono un alleggerimento della pena per i propri familiari, la smettano di vivere nel vincolo dell'omertà. Scelgano di collaborare con lo Stato. Dicano ai loro luntruni detenuti di collaborare con lo Stato. Abbandonino la 'ndrangheta. Denuncino e verbalizzino, confessando ogni cosa a loro conoscenza. Consegnino i luntruni ancora liberi, e consegnino le armi ed i beni acquisiti con il crimine.
Ecco solo questo possono e devono fare.
Come si è visto, lo Stato prima o poi arriva ed il conto lo presenta. La 'ndrangheta deve e può essere spazzata via.
Che lo comprendano e la finiscano con le sceneggiate che la storia, la loro storia, è ormai già scritta... e si conclude con la loro sconfitta!
Schiacciati come vermi. Confinati nelle celle. All'isolamento del carcere duro. Al fine pena mai. Alla gogna sociale, gli STRANGIO come i NIRTA, i PELLE come i VOTTARI...
P.S.
L'arroganza di considerarsi al di sopra della Legge, depositari delle uniche "regole" e del potere di vita e di morte, e di disconoscere la Giustizia e lo Stato, è comune alle famiglie di 'ndrangheta. Agli STRANGIO legati ai PELLE-VOTTARI, così come agli STRANGIO legati ai NIRTA... così ad ogni famiglia di 'ndrangheta. Per questo non fa differenza a quale famiglia si appartiene. Non c'è decenza, dignità e onore in alcuna di queste. E l'imbasciata è alle famiglie mafiose di San Luca, a tutte, nessuna esclusa, perché capiscano che per loro c'è solo disprezzo e nulla d'altro. Da qualsiasi parte si sono collocate nella faida, perché è l'essere 'ndranghetisti che è vergogna e disonore.
Ecco di seguito le due discussioni (attraverso i salvataggi delle discussioni pubbliche su facebook), una delle quali da loro cancellata (forse perché non volevano che si leggesse della fimmena che parlava di corda e di impiccare) ieri sera ed una nella serata di oggi...
Questa discussione è stata cancellata alle 20:26 circa del 2 dicembre 2013...
Scappano gli STRANGIO-NIRTA, davanti a chi non si piega a loro e gli risponde come meritano.
Questa, di seguito, la discussione del 1 dicembre cancellata nella tarda serata dello stesso giorno, da chi gestisce la pagina del luntrune:
E dopo aver cancellato, nella serata del 2 dicembre anche la seconda discussione, gli STRANGIO IN FUGA, dimostrando ancora una volta di non avere dignità, chiudono la discussione ed insultano chi non si piega ai loro deliri, che poi non sono altro che l'esempio ulteriore della cultura 'ndranghetista che domina nelle teste della feccia che ha rovinato la Calabria (e non solo).
Ecco cosa hanno pubblicato per barricarsi (pure sul web):
Qui dalla pagina "profilo originale" (perché qualcuno lo copia il luntrune?) "Giovanni STRANGIO", dove gli è talmente piaciuta la nostra imbasciata che la riporta pari pari con anche il codice fiscale della nostra onlus...