
[Immagine: il primo tassello di un percorso che inizia sulla realtà della provincia di Genova, e che iniziamo a presentare in coda a questo articolo sulle novità lungo la penisola, dalla LIGURIA alla LOMBARDIA sino in CALABRIA, SICILIA e CAMPANIA]
Nell'
imperiese, tra la "Zona
Franca" di Ventimiglia, il regno del clan Scajola, dei traffici sul
confine di rifiuti e scorie, la discarica illegale dei Pizzimbone gli
amici di Dell'Utri con la benedizione dell'Opus Dei, porti e
infiltrazioni mafiose, l'operazione oscuramento ha preso inizio. Il
sito
AlzaLaTesta.net, della sezione imperiese della Casa della
Legalità, inizia ad essere off line! Il blocco è stato progressivo
e inosabile, attraverso il braccio dei gestori della rete (prima
Fastweb e poi gli altri). Ma niente paura: il sito con le
informazioni scomode è sempre online, al momento raggiungibile
all'indirizzo
www.beveraedintorni.com.
Nel caso di necessità, come già annunciato, il sito nazionale della
Casa della Legalità ha già pronta la sezione speciale per
proseguire l'azione sulla zona di confine...
Intanto prosegue
l'azione sul
savonese e dopo alcune segnalazioni e sopralluoghi nei
prossimi giorni presenteremo alcuni esposti dettagliati su
faccendieri del mattone, movimenti terra, eolico e pubblici
funzionari. Le solite storie di infiltrazione della criminalità
finanziaria e mafiosa... di depredazione dei beni pubblici a
vantaggio di certi "privati"... di procedimenti "curiosi" ben
oltre la decenza (e la norma). Mentre si prosegue il lavoro sul
campo, sporcandosi le mani, lunedì saremo a Torino per la querela
presentata dal pm Landolfi perché non ha gradito che nel 2008
ricordassimo le verità dei fatti sull'operato suo e della Procura
savonese dell'era Scolastico. Nel frattempo a Savona il coordinamento
provinciale di Libera promuove una serie di incontri sulle mafie...
ed auspichiamo che trovino la forza di parlare delle mafie che si
hanno in casa e non solo di quelle lontane del sud, altrimenti,
ignorando le presenze e attività che hanno qui non si fa altro che
rafforzarle.
Domani invece sarà la volta di
Buccinasco. Non
solo per essere accanto a Giulio Cavalli che terrà lo spettacolo
contro le mafie (con nomi e cognomi), ma anche per un blitz in quel
territorio per ricordare alla comunità che o si è dalla parte della
Legalità e quindi si mostra rigetto sociale netto verso i mafiosi
che hanno messo pesanti radici su quelle terre ed in quell'economia,
o si è contro la Legalità e quindi disponibili alla connivenza e
complicità o anche semplicemente acquiescenti alle logiche
dell'omertà. Saremo lì per ricordare i nomi dei mafiosi che lì
hanno scelto di insediarsi e per ricordare ai loro complici dal
"colletto bianco" ed ai figli che ancora gestiscono gli affari
sporchi che non hanno scampo, che sono (e devono) essere rifiutati e
combattuti senza tregua, finché non soccomberanno ed i loro
patrimoni saranno confiscati in via definitiva.
Ed a sud che
succede? Se abbiamo visto e risposto agli attacchi che i signori
dell'antimafia del giorno dopo stanno portando alla Casa della
Legalità a
Lamezia Terme, si va avanti nell'azione concreta, quella
della lotta alla mafia e all'illegalità senza alcun tentennamento.
Così come si va avanti sulla questione nazionale dei traffici di
rifiuti tossici e scorie nucleari, legata alle navi dei veleni. A
Palermo si è impegnati nel promuovere un azione concreta che
dimostra le potenzialità concrete, sociali, ambientali ed economiche
del coniugare Legalità e Sviluppo, in uno dei settori, quello dei
rifiuti, dove con le "emergenze" pilotate il business di
faccendieri e mafiosi può progredire nella sua azione di
arricchimento direttamente proporzionale alla devastazione
dell'ambiente, della salute, delle casse pubbliche e che priva di
dignità il lavoro.
Quindi si è deciso di attivare una
sezione della "Casa della Legalità" anche a
Trapani-Marsala, che
ha come referente Martino Morsello. Qui oltre al contrastare le
storture pesanti, dettate dall'asse massoneria-mafia, sin dentro le
Istituzioni ed i Palazzi di Giustizia, sarà promosso il pieno
supporto alla mobilitazione di chi la terra la lavora! In terra di
Sicilia, forse più che altrove, i fondi comunitari destinati
all'agricoltura ed all'allevamento sono delapidati da un sistema
corrotto e mafioso. Piogge di milioni di euro che non arrivano a chi
con mani e fatica lavora la terra ma finiscono inesorabilmente (e
impunemente) nelle tasche di politici, affaristi e mafiosi. Un
sistema non molto diverso da quello che domina in Liguria, in una
commistione tra potere pubblico (che gestisce i fondi) e grandi
associazioni di categoria (legate ai partiti) che si spartiscono le
risorse pubbliche.
Ed in ultimo si è deciso di attivare, come
"Casa della Legalità", direttamente seguita dall'Ufficio di
Presidenza, una sezione a
Napoli. Un segnalale di presenza e di
impegno per raccogliere le segnalazioni su quel territorio campano in
cui le connivenze e complicità trasversali della politica con il
potere mafioso della camorra è devastante.
Intanto a
Genova
si lancia un percorso, aperto alle realtà credibili ed attive,
libere da ogni sorta di condizionamento dei partiti, per muoversi
sempre più con obiettivi concreti, capaci di unificare le forze sane
della società. Come sempre andiamo dicendo serve l'impegno,
concreto... serve sporcarsi le mani, serve l'azione nel web ma anche
quella sui territori... serve unire le "tribù". Lo si sta
facendo su scala nazionale, su obiettivi specifici e coerenti, con il
Coordinamento Civico Nazionale che ha preso avvio grazie al convegno
nazionale del WWF... occorre proseguire su questa strada e non
chinare il capo, non cedere a compromessi e sgombrare il campo da
quegli equivoci e da quegli infiltrati che il "sistema" immette
nei movimenti per deviarli e controllarli, rendendoli innocui, quando
non addirittura paravento per coprire le porcherie più oscene del
Potere.