In quel territorio dell'estremo ponente un determinato contesto capace di condizionare il voto, ovvero il contesto della 'ndrangheta, non ha mai digerito che il Governo ove vi era Sonia Viale Sottosegretario all'Economia e poi agli Interni, approvasse la proposta del Ministero dell'Interno che decretava lo scioglimento e commissariamento dell'Amministrazione del Comune di Bordighera per condizionamento della 'ndrangheta... Il padre di Sonia Viale, Giulio*, assessore della Giunta di Bordighera del Sindaco Bosio, si dimise dalla Giunta quando i Carabinieri inviarono al Prefetto la proposta di scioglimento.
Di non aver mai digerito tale scioglimento non ha fatto mistero nemmeno Claudio Scajola (condannato in primo grado a Reggio Calabria per aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa), attuale Sindaco di Imperia ed in prima linea nella definizione delle candidature per le elezioni regionali della lista unitaria con Forza Italia, alleata della Lega, a sostegno di Giovanni Toti...
La Lega guarda ai voti ed i voti in quel territorio sono arrivati, e ne sono arrivati tanti. In questo territorio ha visto il rapporto consolidato di Flavio Di Muro ed Alessandro Piana con l'uomo delle slot Raffaele Fasuolo (che ha anche costituito nel 2018 una società - la "Jamaika" insieme al Sorvegliato Speciale - cosca Gallico - Carmelo Sgrò, più volte tratto in arresto per traffico di stupefacenti); ha visto Salvini in selfie con il portabara del boss Antonio Palamara; ha candidato in Consiglio Comunale il Calimera che si recò al funerale del capo-locale della 'ndrangheta di Ventimiglia, Marcianò Giuseppe; ha visto un proprio consigliere comunale di maggioranza a Ventimiglia che si recava – e rilasciava interviste - alla celebrazione della Madonna di Polsi nel 2019 a Ventimiglia Alta (quella con 'inchino' davanti al fratello di defunto boss Antonio Palamara). Ancora quella Lega dove Alessandro Piana (attuale Presidente del Consiglio Regionale e candidato nell'imperiese con la Lega per le prossime elezioni regionali) incassa l'appoggio di Alessio Saso che, nel 2010, per raccogliere voti per le elezioni regionali strinse un patto con la 'ndrangheta, come hanno documentato paginate di intercettazioni.
In fondo, sull'altro “fronte”, anche il PD ha cambiato radicalmente linea e le persone non "gradite" le ha prima isolate, quindi messe in soffitta ed ora ha gettato la chiave. In quel territorio, infatti, il PD ha scelto (come anche Ferruccio Sansa con la sua lista) di tenere fuori dalle liste per le elezioni regionali Donatella Albano, ex consigliera comunale di Bordighera che si oppose all'apertura della sala giochi dei Pellegrino e lanciò l'allarme sulla 'ndrangheta in quel territorio, ricevendo minacce e per cui erano anche saliti in quattro da Taurianova con pistola carica ed una sua foto. Quella Donatella Albano che eletta in Senato portò avanti in modo serio e rigoroso il suo impegno in Commissione Antimafia che puntò i fari sulla Liguria (e su quell'imperiese ribattezzato “sesta provincia della Calabria”). Il PD l'ha dimenticata e Sansa non l'ha voluta candidare.
* Nella foto d'apertura, scattata in occasione di un incontro elettorale, precedente allo scioglimento, a Bordighera si vedono: gli esponenti politici Giulio Viale - Lega - leggermente indietro -, al centro gli esponenti del PDL Giovanni Bosio, Giovanni Taggiasco e Massimiliano Iacobucci (ora candidato di Fratelli d'Italia nell'imperiese per le prossime elezioni regionali ed il cui padre era nella Giunta Bosio) con, ad attenderli, i noti Michele e Giovanni PELLEGRINO.