La Direzione Investigativa Antimafia nella sua ultima relazione (2° sem. 2019) scrive in relazione alla Liguria:
«La compenetrazione dell’imprenditoria mafiosa nell’economia legale locale dimostra come le mafie si siano trasformate, in Liguria, da“soggetto che si è infiltrato” a“soggetto che si è integrato” perfettamente nel sistema economico del territorio.
Si è già avuto modo di evidenziare, nelle precedenti Relazioni, la spiccata capacità delle cosche calabresi di entrare in connessione con esponenti della cd. area grigia - imprenditori, professionisti, funzionari pubblici ed amministratori locali - che ha favorito l’acquisizione di un patrimonio relazionale indispensabile per realizzare i progetti criminosi. Emblematico, in tal senso, il ricorso di taluni imprenditori, contigui ad ambienti mafiosi, a pratiche collusive o corruttive verso amministratori pubblici per l’acquisizione indebita di appalti, sub-appalti, forniture, licenze edilizie, concessioni demaniali ed altri benefici. Pratiche cui si è affiancato, in alcuni casi, il ricorso ad atti intimidatori finalizzati a superare le resistenze ai tentativi di condizionamento delle amministrazioni locali.»
Abbiamo raccontato della ricerca trasversale dell'appoggio di Claudio Scajola e storie di certo “green” [1], dell'estremo ponente in più riprese [2], su chi fa antimafia e chi è vittime finendo fuori dalle liste mentre il posto c'è per “gli amici degli amici” come Luigi Gambino [3], sulla realtà di candidati nel savonese [4], sulla strumentalizzazione dell'antimafia e negazionismi inaspettati [5] ed anche sui migranti [6]. Ora chiudiamo con qualche altro appunto...
Partiamo dal candidato presidente con la lista “Grande Liguria”, Giacomo Chiappori. Questi è Sindaco di Diano Marina (al secondo mandato) che è uno dei Comuni richiamati, per le «forti infiltrazioni nei comuni» della 'ndrangheta, nella Relazione della Procura Nazionale Antimafia del 31 luglio 2019.
Nella Relazione si legge: «La Liguria, per come detto, è da anni regione in cui la Ndrangheta è fortemente operativa, presente su praticamente l’intero territorio e in tutti i contesti dell’economia. L’agire delle varie articolazioni è connotato, per un verso, da notevole autonomia decisionale nonostante i forti vincoli familistici con l’area di origine e, per altro verso, da un affrancamento da forme appariscenti di intimidazione, privilegiandosi un percorso di silente penetrazione delle attività economico-produttive- soprattutto in relazione ai settori del movimento-terra e dei lavori pubblici - e di condizionamento dei decisori politici locali.Dati significativi in tale direzione sono le forti infiltrazioni–che hanno quasi sempre condotto allo scioglimento dei consigli comunali – nei comuni di Bordighera, Ventimiglia, Diano Marina e Lavagna».
Non ci stancheremo di ripeterlo, anche se Chiappori non gradisce. Anche se ci querela. Non è tollerabile il negazionismo e nemmeno un ritorno al passato quando si considerava diffamatorio per una città dire e documentare che in tale territorio vi è un radicamento di organizzazioni mafiose. Non ci si piegherà mai alla richiesta di silenzio su elementi che hanno trovato riscontro, in relazione a rapporti ed a supporti elettorali e nomine, nelle indagini delegate dall'ex Prefetto Spena ed a quelle della Magistratura che hanno documentato un “voto di scambio” su cui è sopraggiunta la prescrizione. Ci piacerebbe leggere la Relazione della Commissione di Accesso al Comune di Diano Marina, ma il Ministero dell’Interno lo mantiene documento “secretato”, chissà che Giacomo Chiappori non esiga che vanga reso pubblico.
Non ci resta quindi che, sul punto, rimandare a quanto già documentato nel dossier “Diano Marina la colonia” (vedi qui) in cui, tra l'altro sono documentati, tra l'altro, i rapporti di Chiappori con il faccendiere Mokbel.
Passiamo alla lista Massardo, con candidato presidente Aristide Massardo.
In questa lista, nella circoscrizione di Genova, troviamo Maria Josè Bruccoleri, figlia del Donato Bruccoleri già legato all'Udc e già componente del CdA dell'Istituto Gaslini per nomina dell'allora sindaco Marta Vincenzi. Maria Josè Bruccoleri, nipote di Totò Cuffaro, ora passata ad “Italia Viva” di Matteo Renzi, è stata eletta alle ultime elezioni amministrative di Genova, consigliere comunale della Lista Crivello. Una lista su cui si è effettuato un approfondimento in relazione alla partecipazione al funerale del capobastonedi Cosa Nostra a Genova Giacomo Maurici da parte dell'esponente Fabio Carletti, vice presidente del Municipio Valpolcevera, e del consigliere del medesimo Municipio Bruno Faraci (vedi qui).
Nella medesima lista, sempre nella circoscrizione di Genova, vi è Arcangelo Merella. Ex assessore di quella Giunta di Giuseppe Pericuche tanti lavori affidava (come anche le successive amministrazioni di centrosinistra e società partecipate) ai noti Mamone & C.Merellaera tra i presenti allapresentazione del “grande escavatore” dei Mamone, nel novembre 2005nell'area ex Oleificio Gaslini, così come i consiglieri comunali Massimo Casagrandee Claudio Fedrazzonidei DS, Romolo Benvenuto (ex Verdi passato alla Margherita) in allora parlamentare e componente della Commissione d'Inchiesta sui Rifiuti, e, ancora come Pietro Piccolo uomo di fiducia di Claudio Burlando e Venanzio Maurici dirigente della Cgil.
Merellauna volta giunto sul posto e salutato calorosamente da Gino Mamone, visti gli esponenti della Casa della Legalità, presenti sul posto a documentare con macchina fotografica i presenti, si avvicinò a loro ed affermando «io non c'entro, mi ha mandato Pericu», facendo intendere di sapere benissimo chi fossero i Mamone.
Nello spezzino la lista schiera un ex amministratore pubblico del Comune di Sarzana, e già consigliere regionale uscente, Iuri Michelucci. Dal PD è passato anche lui ad “Italia Viva” di Renzi. Proviene da quel PD e quell'amministrazione comunale che ha un rapporto consolidato con i componenti delle famiglie del contesto 'ndranghetista che hanno, proprio a Sarzana, una storica roccaforte .Ed è storico anche il rapporto tra gli esponenti di tale contesto di 'ndrangheta, di famiglie di 'ndrangheta, con il PD, visto che le radici poggiano nei decenni passati sin quando ancora vi era il PCI. Una contiguità pesante che è sempre stata negata, come è sempre stata negata la presenza della 'ndrangheta in tale territorio, del condizionamento dell'economia e della politica, oltre che della pubblica amministrazione. Di questo abbiamo già parlato ampiamente nel dossier del 2015 che abbiamo presentato con i parlamentari della Commissione Antimafia, Donatella Albano e Claudio Fava (vedi qui il dossier).
Gli esponenti dell'articolazione 'ndranghetista con epicentro a Sarzana, inoltre, non si ponevano problemi, in termini di raccolta di voti anche per il PDL, e per questo si recarono, nel 2010, Siviglia Annunziato, Iemma Salvatore,Coppola Alessandro, ad una riunione con Vincenzo Mamone, a Varazze, nei pressi del bar degli Stefanelli, dove vi era anche Gerolamo Carletto. Ovviamente Iemma teneva informati dell’attività sia Romeo Antonio sia Faenza Giovanni... e l’ordine del giorno era l'appoggio a Gerolamo Carletto,assessore all'urbanistica del Comune di Varazze che sognava di entrare in Regione con la “Lista Biasotti”. Il Carletto era in quell'amministrazione comunale di Varazze, all'urbanistica, quando l'ABIT.COOP. (della Lega Cooperative e la stessa cooperativa che perseguiva interessi anche su Sarzana) con il cugino dei Fotia ed in rapporti con questi, Raffa Fortunato, era nel Cda, e sviluppò una lottizzazione a Varazze ove venne chiamata a lavorare la società della famiglia 'ndranghetista dei Pellegrino radicati a Bordighera.
Abbiamo poi a Genova due candidati della Lista Toti su cui qualche parola va spesa.
Uno di questi è Stefano Anzalone, già “Italia dei Valori – Lista Di Pietro”con la cricca di Paladini, spazzata via dopo le inchieste giudiziarie su peculato e sponsorizzazioni. Anzaloneè passato al volo al centrodestra ed è sostenuto fortemente dal noto Umberto Lo Grasso detto “Pupillo”di cui si è già parlato più volte (ad esempio qui e qui).
L’altro è Giovanni Boitano. Già Assessore regionale alle Politiche abitative, Edilizia e Opere pubbliche della Giunta Burlando, è emerso nell’inchiesta “I CONTI DI LAVAGNA” della DDA di Genova, con cui lo S.C.O. ha disarticolato la locale della ‘ndrangheta di Lavagna ed il condizionamento che tale sodalizio aveva posto in essere sull’Amministrazione Comunale di Lavagna. Il Boitano era interlocutore privilegiato della Gabriella Mondello(come lui dell’Udc, ex sindaco, ex parlamentare legatissima a Claudio Scajola) che, in stretta sinergia con l’amministrazione comunale e gli esponenti della locale, richiedeva interventi e intercessioni al Boitano in quanto Assessore regionale. Il Boitano, così come la Mondello, alle scorse elezioni regionali del 2015 si schierò con la Raffaella Paita che incassava anche il sostegno della locale della ‘ndrangheta per le elezioni primarie del PD, come richiesto dalla Mondelloe dagli amministratori locali a lei legati.
In ultimo si deve richiamare la sortita delle Sardine a Stella che si sono fatte parte attiva in questa campagna elettorale per le elezioni regionali. Se già abbiamo documentato chi fosse quel Franco Zunino, esponente della “sinistra”, (vedi qui l’articolo di fivedabliu e vedi qui i documenti che abbiamo pubblicato per sbugiardare i negazionisti), non abbiamo ancora raccontato della Sindaco di Stella che con le Sardine si mise in posa, quel giorno, nella casa di Pertini, con Ferruccio Sansa.La sindaco Marina Lombardi, in prima fila ad inaugurare con Burlando e Vaccarezzail parco eolico della FERA (vedi nota 1), ha pensato bene di tramutare con una semplice delibera una “discarica per inerti” in sito di riqualificazione ambientale. Il risultato? Semplice: l’impresa “PAMOTER”, già nota per i rapporti con i Mamone, ha potuto continuare ad effettuare i conferimenti nel sito (ex discarica, a quel punto) a Stella, senza più l’obbligo di legge dei controlli per i conferimenti in discarica e senza dover quindi nemmeno pagare l’ecotassa. Da un lato incassava per i lavori del COCIV di movimento terra per il Terzo Valico, anche di rocce amiantifere, e dall’altro non spendeva per i conferimenti... grazie alla delibera dell’Amministrazione Lombardi.
Se fece notizia che il marito della sindaco venne assunto dalla società pubblica savonese A.T.A. (provenendo dalla AIMERI storica società dei Pizzimbone), forse non è noto che la figlia, Irene Canepa, compare sul sito della società “COMET RECYCLING srl” quale responsabile autorizzazioni ambientali. La “COMET RECYCLING srl”, società di Varazze, piano piano ha spostato i propri impianti a Stella, anche con gravi irregolarità contestate dal NOE che hanno condotto a provvedimenti da parte delle proposte Autorità provinciali. L’impresa è di quello Scocca Massimo che emergeva legatissimo ai Mamone, a cui versava anche somme di denaro (in contanti) quale “riconoscimento” dei lavori che gli fornivano. Il contatto tra Scocca ed i Mamone venne promosso da Raso Pasquale (nipote dei Mamone) che è, tra l’altro stato condannato, il 22.03.1996, per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. E per ora sul punto ci fermiamo qui.
[1] Consapevoli alla corte di Claudio Scajola ed i silenzi su certo “green”
[2] Verso le Regionali - Sguardo sull’imperiese dove massoneria e ‘ndrangheta sono più forti dello Stato
Ferruccio Sansa con Andrea Gorlero (così lo presentavano Sansa e Preve)
La 'ndrangheta tra Sanremo e Taggia, e le relazioni del signor “Seven” tra slot, canapa e politica
Dallo sparato omertoso all'ex Pdl della lista forgiata da Peppino Marcianò, chi è accanto a Sansa e Toti
Vittima dell’asse ‘ndrangheta- massoneria ed MPS, quindi da tenere lontano per non “creare imbarazzo” a Ferruccio Sansa
Ferruccio Sansa con Andrea Gorlero (così lo presentavano Sansa e Preve)
La Albano esclusa da Pd e Sansa
Sonia Viale non la possono candidare nell'imperiese. Non è "gradita"
[4] Frequentazioni e fatti di candidati tra Sansa e Toti in terra savonese
Cisano-Zuccarello, la “puzza” del centrodestra diventa “profumo” con il centrosinistra
[5] Liguria - campagna elettorale. Dal Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia grave assenza di senso delle Istituzioni
Caro Ferruccio Sansa, così non va proprio...
[6] Migranti, quando la sinistra è come la destra (il caso Ventimiglia)
LEGGI ANCHE:
Elezioni 2020. La politica delle tre scimmiette nella Liguria colonia mafiosa
La politica "orfana" di Gregorio FoglianiLa politica "orfana" di Gregorio Fogliani