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La mappatura della Liguria
con le famiglie di 'Ndrangheta
e le radici di Cosa Nostra.
VAI ALLA MAPPATURA
Quella realtà di Diano Marina
che vorrebbe oscurare i fatti,
oscurando noi. Tutta la storia.
VAI ALLO SPECIALE
Le cementificazioni hanno un
prezzo come la mancata messa
in sicurezza del territorio
VAI ALLO SPECIALE
La messa in sicurezza latita,
la bonifica è lontana e qualcuno
vuole anche riaprire la Discarica.
VAI ALLO SPECIALE
«30 anni di filosofia - la ‘ndrangheta in Liguria» è il documentario in sei puntate che Fivedabliu e Casa della Legalità - Onlus hanno deciso di promuovere per raccontare, anche attraverso le intercettazioni dell’inchiesta “Alchemia” della DDA di Reggio Calabria, lo spaccato della cosca GULLACE-RASO-ALBANESE che è stata oggetto delle indagini della Direzione Investigativa Antimafia, dello Sco della Polizia di Stato, nonché delle attività della Procura di Savona, durante la direzione del Procuratore Francantonio Granero.
Un viaggio tra le dinamiche del sodalizio, gli interessi ed affari perseguiti, ma anche sui rapporti con le pubbliche amministrazioni, le cointeressenze con politica, imprese, massoneria e pezzi dello Stato, ancorati a quanto emerge dagli atti delle indagini, oltre che nel racconto di Rolando Fazzari che ha subito per tutta una vita la scelta di dissociarsi dalla sua famiglia di origine...
La storia dell' "abbraccio" della cosca di GULLACE Carmelo con il vertice del gruppo chimico DALTON per l'acquisizione dello stabilimento ICIESSE (I.C.S.) di Arquata Scrivia, attraverso i contenuti audio delle intercettazioni dell'inchiesta "ALCHEMIA".
Casa della Legalità - Onlus, www.casadellalegalita.info
Fivedabliu, www.fivedabliu.it
Ninin - Nuova Informazione Indipendente, www.ninin.liguria.it
Il 18 agosto come Casa della Legalità abbiamo deciso che era l'ora di chiedere pubblicamente conto alla Sindaco di Balestrino, ISMARRO Gabriella, dei comportamenti omissivi del Comune che stanno portando al fallimento l'impresa di Rolando Fazzari che, sin da adolescente, si era dissociato dalla propria famiglia d'origine che era ed è famiglia di 'ndrangheta.
A documentare questo “incontro” con la Sindaco, che negava l'evidenza cercando di sfuggire, vi erano anche i giornalisti di Fivedabliu e Ninin...
La proiezione del documentario “Rolando, un padre contro la ‘ndrangheta” alla Festa di Rifondazione a Savona, con la presenza degli autori Mimmo Lombezzi e Mario Molinari, auspichiamo sia una svolta e non solo un tentativo di “usare” la vicenda (e tragedia) di Rolando per fini politico-propagandistici.
Rifondazione per la prima volta, con questa iniziativa, sembra voler affrontare la questione ‘ndrangheta in Liguria, ma vista la vicenda (e tragedia) di Rolando Fazzari, questo appuntamento dovrebbe essere (se non vuole risultare una pura strumentalizzazione del tema) prima di tutto l’occasione in cui Rifondazione riconosce finalmente le proprie responsabilità - con quel centrosinistra ligure con cui ha governato la Regione - sia rispetto alle concessioni effettuate alle imprese di famiglie di ‘ndrangheta (ed in primis ai FAZZARI-GULLACE), sia rispetto alle parallele omissioni sistematiche della Regione - anche quando Rifondazione contava l’Assessorato all’Ambiente - davanti alle denunce e segnalazioni portate proprio da Rolando Fazzari, oltre che dalla Casa della Legalità...
L’esame del ricorso della Casa della Legalità per la revocazione della Sentenza della terza sezione del Consiglio di Stato che annullava lo scioglimento / commissariamento dell’Amministrazione del Comune di Ventimiglia SCULLINO-PRESTILEO, è stato affidato alla stessa terza sezione del Consiglio di Stato. Il collegio giudicante, inoltre, vedeva come Presidente l’ex Ministro (collega di SCAJOLA Claudio) Franco FRATTINI, già protagonista di un incontro a Ventimiglia, nel 2007, in occasione della campagna elettorale dell’allora candidato sindaco SCULLINO Tano, in compagnia di SCAJOLA Claudio e MINASSO Eugenio. Questa pesante anomalia indicava un vizio di fondo che avevamo pubblicamente evidenziato in occasione dell’udienza pubblica del 22 giugno scorso...
Siamo arrivati al 22 giugno 2017 nel silenzio generale ed in pieno isolamento. Nessuna delle realtà che tanto si vantano di fare “antimafia” (vedesi ad esempio “Libera) ha espresso infatti anche una sola, semplice, presa di posizione sulla questione. Eppure, come abbiamo spiegato, si tratta di una questione di puro Diritto e di rispetto della verità dei fatti, documentale.
Davanti a quella Sentenza della 3° sezione del Consiglio di Stato [vedi qui il testo integrale e vedi qui lo speciale], viziata da un errore macroscopico (una valutazione non fondata sugli elementi - e documenti - della procedura di scioglimento e commissariamento dell’Amministrazione SCULLINO-PRESTILEO del Comune di Ventimiglia - su cui, tra l’altro, si è ribaltata tutta la giurisprudenza consolidata dello stesso Consiglio di Stato -, bensì basata sulle risultanze penali di SCULLINO e PRESTILEO nell’ambito del procedimento penale “LA SVOLTA”, sulle cui assoluzioni è, peraltro, ancora pendente il ricorso in Cassazione), non si poteva restare silenti e occorreva promuovere, come abbiamo fatto, un ricorso per la revocazione della Sentenza…
Gabriella Ismarro, Sindaco di Balestrino, ha una straordinaria capacità di prender per i fondelli i suoi interlocutori, i cittadini. Ed ora, dopo mesi di silenzio, torna beata e racconta una favoletta che possiamo smentire punto per punto, documentando, perché quando lei dice che “si sta facendo di tutto per aiutarlo”, con riferimento a Rolando Fazzari, si deve, in realtà, tradurre con “si sta facendo di tutto per affossarlo”.
Ci domandiamo: ma come può essere così bugiarda? Come può pensare di eludere le responsabilità (documentali) per i danni cagionati alla “LigulBlock” di Rolando Fazzari? Crede davvero di poter evitare di rispondere del proprio (cosciente e sistematico) operato (e dei danni prodotti) davanti alla comunità e nelle opportune sedi giudiziarie (compresa la Corte dei Conti)? La Ismarro, con quella faccia un po' così, di chi propria di chi mente sapendo di mentire, ci prova, ma i fatti concreti ed i documenti ufficiali la inchiodano, come anche la inchioda anche il fatto che la sua inerzia abbia fatto perdere al Comune di Balestrino, per l’intervento di somma urgenza, 36 mila euro dei 108 mila stanziati dalla Protezione Civile.
Ripercorriamo, in estrema sintesi i fatti...
L’attentato incendiario che ha colpito il Circolo Bocciofila S.Giuliano Lido di Genova rappresenta un segnale preoccupante che, dalla dinamica, sembra essere frutto di un’azione pianificata, tipicamente intimidatoria.
Questa realtà del levante genovese non rappresenta solo un contenitore di molteplici attività per la comunità, ma ha anche avuto la determinazione di promuovere, ad esempio,il poker sportivo sottraendolo alle pratiche d’azzardo che ancora, invece, si sviluppano in molteplici bische, mascherate da “circoli”, gestite da soggetti della criminalità organizzata di stampo mafioso.
Il Circolo Bocciofila S.Giuliano Lido vede inoltre quale Presidente l’avvocato Riccardo Di Rella Tomasi di Lampedusa che, con il proprio Studio, è il legale di fiducia della “Casa della Legalità – Onlus”, e per questa ha seguito e segue molteplici procedimenti contro esponenti - anche di primo piano - della ‘ndrangheta operante in Liguria, alcuni dei quali già colpiti in questi anni da misure di prevenzione patrimoniali, condanne a pene detentive, ed altri attualmente detenuti ed imputati per per associazione mafiosa...
[AGGIORNAMENTO IN CODA]
Torniamo sull'estremo ponente ligure. Con la prima puntata ed iniziamo da Vallecrosia (su cui si tornerà anche nelle prossime puntate). E' qui che il 28 gennaio scorso si è celebrato il funerale del MARCIANO' Giuseppe, detto “Peppino”, per lungo tempo a capo della “locale” della 'ndrangheta Ventimiglia (unitamente al PALAMARA Antonio, che non sta granché bene e che auspichiamo viva a lungo così da vedersi finalmente infliggere la condanna per 416-BIS che merita). Ma la 'ndrangheta non finisce con la morte del vecchio boss, o con la malattia del più potente PALAMARA, così come non trova fine nemmeno con le Sentenze di condanna. La 'ndrangheta sopravvive ai vecchi ed i morti, sopravvive alle condanne, finché non sarà condannata con l'isolamento sociale, politico ed economico. Purtroppo, in terra di Liguria, da ponente a levante, anche se i provvedimenti giudiziari ci sono, è proprio e soprattutto l'assenza di risposta civile che permette al "potere" dell'organizzazione 'ndranghetista di persistere nel condizionare e inquinare la vita della comunità. Ed allora torniamo a delineare il "nuovo" contesto di questa comunità, così come avevamo fatto - ad esempio - ben prima de "LA SVOLTA"...
L'AZIENDA CHE HA RESISTITO ALLA 'NDRANGHETA, DENUNCIANDO, COSTRETTA ALLA CHIUSURA PER LE OMISSIONI DEL COMUNE
Balestrino, entroterra di quel ponente savonese terra di 'ndrangheta dagli anni Settanta, è lo scenario di un contesto inquietante dove Rolando Fazzari, titolare della “LigurBlock”, nell'ottobre 2012, per opere e omissioni altrui, ha visto morire suo figlio diciottenne ed ora si ritrova, da oltre 4 mesi, con la chiusura forzata della propria impresa perché il Comune non intende procedere alla ricostruzione della strada di accesso all'attività produttiva spazzata via dall'alluvione del 24 novembre 2016.
Il nucleo della 'ndrangheta colpito dall'operazione “ALCHEMIA” della DDA di Reggio Calabria, con i FAZZARI-GULLACE, perseguiva il sogno di annientare Rolando Fazzari. Un sogno che, passo dopo passo, si sta tramutando in realtà grazie ad un contesto di omissioni della Pubblica Amministrazione.
Nella pubblicazione “LA STRADA DELLE CONVERGENZE INDICIBILI”, a cura della Casa della Legalità – Onlus, è documentato un frammento della storia di Rolando Fazzari. Dopo un ritratto dello spessore criminale della cosca 'ndranghetista, si raccontano e documentano le responsabilità che stanno alla base della morte di Gabriele Fazzari, per passare alla surreale storia della strada Lavagin, unica via d'accesso all'impianto dell'impresa di Rolando Fazzari, la LigurBlock, scenario di intimidazioni, danneggiamenti, omissioni complici, sino alla chiusura forzata della sua impresa perché il COMUNE DI BALESTRINO si rifiuta di intervenire per ricostruire la strada...
Non siamo spariti e non ci siamo nemmeno fermati. Si è continuato a lavorare. Raccogliere informazioni, produrre segnalazioni dettagliate e denunce. Si è proseguito il cammino, senza alcuna sosta (anche per poter affrontare alcuni problemi tecnici che, risolti, ci permettono di procedere con maggiore efficacia)...
Il servizio sulla 'ndrangheta in Liguria realizzato dal giornalista Mimmo Lombezzi per la trasmissione "TERRA!" del 10 ottobre 2016. Un servizio che in tanti avrebbero voluto non andasse in onda (ed un servizio trasmesso poche settimane prima della cacciata di Lombezzi - a cui va la nostra totale solidarietà - dalla redazione "TERRA!"):
Il video della Casa della Legalità con ampi estratti audio dell'"incontro" con i FOTIA a Vado Ligure il 3 ottobre 2016, mentre si accompagnava il giornalista Mimmo Lombezzi e la troupe di "TERRA!":
La Casa della Legalità – Onlus concretizza l'azione legale antimafia annunciata con l'iniziativa “Per Ventimiglia, per il Diritto”, al fine di ottenere, attraverso il formale Ricorso, la revocazione della Sentenza del Consiglio di Stato 748/2016 che, con errori di fatto macroscopici e pesanti omissioni, ha annullato lo scioglimento del Comune di Ventimiglia.
Il Ricorso per revocazione della Sentenza Consiglio di Stato 748/2016, promosso dalla Casa della Legalità – Onlus, presentato dall'Avv. Aurelio Di Rella, a seguito degli approfondimenti con un pool di legali esperti di Diritto Amministrativo, chiama anche in causa - per sostenere la correttezza e fondatezza del provvedimento di scioglimento dell'amministrazione Scullino-Prestileo ed il conseguente commissariamento del Comune di Ventimiglia - il Ministero dell'Interno...
[in coda le foto dei sigilli del sequestro della cava dei Fazzari-Gullace di Balestrino, il Comunicato Stampa ufficiale della DDA di Reggio Calabria e l'articolo di Marco Preve su Repubblica, il video di Ninin ed il video dell'Operazione SCO e DIA di Genova]
Dopo 11 anni di lavoro... essere lì, in questo 19 luglio 2016, alle prime luci del giorno (05:30), davanti alla villa-bunker di via costa 17 a Toirano, tutta illuminata, con in corso la perquisizione, arresti e sequestri nell'ambito dell'Operazione della DDA di Reggio Calabria, eseguita dalla D.I.A. e dallo S.C.O. della Polizia di Stato, ti fa sentire bene, fresco e sempre più convinto che andando avanti, senza dargli tregua, i risultati arrivano!
Il GULLACE Carmelo, detto "Nino" e "Ninetto", referente della cosca nel Nord - Ovest, già ai domiciliari per usura, si era fatto ricoverare a Milano. Nessun problema: arresto eseguito lì! Anzi, lo si curi bene perché deve campare tanto... in galera!
Vedere anche la "signora" FAZZARI Giulia portata via senza più il ghigno (ed il dito medio alzato) dona una certa soddisfazione.
(dicevano che se mi prendevano quelli del GULLACE mi avrebbero ammazzato? ih, è lo Stato che ha preso loro!)...
[ed il Senato autorizzi d'urgenza l'arresto, evitando qualche volo, ad esempio, per Emirati, Libano o Australia...]
La DDA di Reggio Calabria procede e mantiene fede all'impegno di arrivare e colpire il “livello superiore” della 'ndrangheta reggina, ovvero quell'area che passa dalla Massoneria ed arriva alle Istituzioni, sino al Parlamento.
Il colpo dell'operazione “MAMMA SANTISSIMA” è davvero pesante con, soprattutto, la chiusura del cerchio sulla componente apicale “segreta o riservata” della 'ndrangheta, evoluzione di quella “Santa”, nata negli anni Settanta, che segnava la trasformazione «della ‘ndrangheta da società dello sgarro a struttura di potere» attraverso la «creazione di interferenze fra ‘ndrangheta e ambiti massonici per determinare il controllo di interi settori dell’economia e delle istituzioni». E lì, in questa struttura segreta a capo della 'ndrangheta, oltre c'erano DE STEFANO Giorgio, ROMEO Paolo, CHIRICO Francesco, SARRA Alberto ed il CARIDI Antonio Stefano(di cui ci siamo già ampiamente occupati)...
La DDA di Reggio Calabria dopo essere riuscita a mettere a segno il risultato di “META” e l'evoluzione dell'inchiesta “BREAKFAST”, è arrivata agli altri risultati, con tappe forzate, che hanno squarciato il velo sugli “invisibili”...
Abbiamo provato a chiedere su facebook alla figlia di PRONESTI' Rocco detto "u lupu" (in foto a lato), ma non ha risposto, se non "staggandosi" dal post. Riproviamo da qui:
Non sarà mica che ci abbia messo i soldi sporchi il papino 'ndranghetuso nella "casa nuova"?
Rachele Pronesti De Feudis sicuramente potrà rispondere alla domanda e così anche esprimere disprezzo verso quel 'ndraghetuso di Rocco detto "u lupu" che si è ritrovata come padre (ed il cui nome ha dato anche a suo figlio).
Ah, giusto... qualcuno potrebbe non capire (lo spessore criminale del PRONESTI' Rocco, ndr)...
SCARICA QUI IL TESTO INTEGRALE "DOSSIER SUI BENI CONFISCATI - GENOVA"
Dopo oltre due anni il Comune di Genova batte un colpo e annuncia che intende procedere per acquisire i beni confiscati ai CANFAROTTA - LO RE (grazie al lavoro della D.I.A. di Genova e dell'Arma dei Carabinieri).
Come Casa della Legalità si promosse, nell'immediatezza della confisca definitiva, una proposta di gestione di alcuni di questi beni senza ricevere alcuna risposta, così come nessuna risposta giungeva dal Comune alle formali istanze per l'assegnazione finalizzata a specifici progetti di utilità sociale. Nemmeno i solleciti della struttura della Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati hanno prodotto risposte.
Oggi, in audizione presso le Commissioni Consiliari del Comune di Genova, abbiamo presentato analisi e proposte. Sintetizzate nell'intervento e depositando un documentato dossier che è disponibile a questo link in formato .pdf.
Qui di seguito l'annotazione al termine dell'audizione...
[con le convocazioni del 1983 per interrogatorio da parte del G.I. Giovanni Falcone]
Il 23 maggio è trascorso, il 19 luglio si avvicina... ed allora perché non porre una domanda alla "signora dito medio" FAZZARI Giulia ed al suo consorte GULLACE Carmelo?
E noi la poniamo: spiegate perché il 19 luglio 1992 nella vecchia villa (abusiva) Fazzari di Borghetto S.Spirito brindavate e ridevate, felici, per l'esecuzione della strage di Via D'Amelio.
Non sarà per le attenzioni che erano già state poste su di voi dai magistrati dell'antimafia di Palermo, sin dagli anni Ottanta? Risulta infatti che la "signora dito medio" FAZZARI venne convocata a Milano per un interrogatorio dal Giudice Istruttore del Tribunale di Palermo Giovanni Falcone il 14 gennaio 1983 e che la stessa non si presentò, visto che è stata ricovocata a marzo di quell'anno, quando si "spacciò" assente scrivendo di suo pugno il telegramma a firma del padre FAZZARI Francesco, venendo quindi riconvocata per il 24 aprile 1983...
CANOLO - Qui nessuno vede e parla, per omertà assoluta. Qui la complicità figlia di questa omertà è la garanzia del potere della 'ndrangheta. Qui il FAZZARI Francesco dal savonese comprò la tenuta di Acarta (truffando pure i proprietari, come ha truffato chiunque per conto suo e della 'ndrangheta). Una tenuta scenario di omicidi, come quello compiuto dal FAZZARI Francesco con RAMPINO Franco che eliminarono uno degli uomini dei D'AGOSTINO, per bruciarne poi i resti e seppellirli lì.
Uno dei D'AGOSTINO mandati per colpire loro... Il FAZZARI Francesco voleva eliminare il D'AGOSTINO Nicola, per l'attentato ad una pala... chi venne incaricato si rifiutò... poi venne eliminato il D'AGOSTINO Totò, figlio del Nicola, all'Eur a Roma ed il FAZZARI Francesco prima disse "La pala l'hanno pagata" poi si recò al funerale...
Il silente Ministero dell'Interno e la Corte d'Appello che non deposita...
Tra la necessaria revocazione della Sentenza del Consiglio di Stato su Ventimiglia per ristabilire la verità dei fatti ed il Diritto e la necessità di evitare le scarcerazioni degli 'ndranghetisti del ponente ligure condannati nel processo "LA SVOLA"...
Ma è possibile che si debba discutere di iniziative normative "antimafia", prevenzione contrasto, con soggetti come VACCAREZZA Angelo (vedesi casi FOTIA e FAMELI), PAITA Raffaella (vedesi i voti che puzzano di 'ndrangheta delle sue Primarie, da ponente a levante) e MICHELUCCI Iuri (vedesi gli iscritti e suoi alleati interni al PD di Sarzana e Val di Magra quali i parenti stretti del boss ROMEO Antonio, tra cui due anche già condannati per "estorsione")?
Non è uno scherzo... accade in Regione Liguria...
E poi quali sono le proposte in discussione? Soldi e soldi per "contributi" da elargire, soldi e soldi per "gestione dei beni confiscati"... un nuovo "Comitato" (di politici) per il controllo e la trasparenza degli appalti...
Noi, come Casa della Legalità non ci siamo presentati, abbiamo mandato tutto ciò che c'era da comunicare nero su bianco.
QUI LA MEMORIA INTEGRALE INVIATA (in formato .pdf)
Altro colpo alla 'ndrangheta al nord. Altro colpo alla ragnatela che fa capo al GULLACE Carmelo.
L'immagine a lato [clicca sull'immagine per ingrandirla] la proiettammo ad Alessandria il 21 settembre 2012, ora gli obiettivi indicati nelle "frecce" che portavano a Novara, Biella, Vercelli e torinese, dopo l'operazione odierna della DDA di Torino, si possono considerare "obiettivi colpiti".
Ringraziamo i reparti impegnati nell'articolata inchiesta e la DDA di Torino per aver portato a termine questa nuova Operazione con misure cautelari e sequestri preventi.
Ora si vada avanti, serve fare TABULA RASA!
Di seguito il Comunicato Stampa del Procuratore Capo di Torino, Armando Spataro...
La “Casa della Legalità” - così come altri soggetti tra cui l'Ordine degli Avvocati, l'Università di Genova e “Libera” - in audizione presso la Commissione Affari Istituzionali della Regione Liguria, ha indicato le ragioni di contrarietà, di Diritto e di merito, alla proposta di modifica della Legge Regionale 7/2012 (Iniziative per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità), con cui la Giunta Toti intende stabilire il pagamento, a carico della REGIONE LIGURIA, delle spese legali per gli imputati del delitto di “uso eccessivo di legittima difesa”...
[con ampi estratti dell'Ordinanza di Custodia Cautelare]
Proseguiamo l'approfondimento sulla realtà di LAVAGNA (qui la 1° parte, qui il primo capitolo della 2° parte e qui il secondo capitolo della 2° parte), venendo al condizionamento del voto e dell'amministrazione comunale. Il quadro che emerge, nello spaccato temporale di quanto documentato dall'inchiesta “I CONTI DI LAVAGNA”, è di estremo interesse perché testimonia (se ancora ve ne fosse bisogno) della piena capacità di inquinamento della vita sociale, economica e politica, in capo alla 'ndrangheta, in terra di Liguria...
Ripartiamo dal capo di imputazione relativo al “VOTO DI SCAMBIO”. Lo abbiamo già visto, ma appare opportuno ripercorrerlo per poter entrare nel dettaglio degli elementi di prova acquisiti grazie all'indagine coordinata dal Pm Lari (DDA di Genova) ed eseguita, con assoluta efficacia dallo S.C.O. e della Squadra Mobile di Genova...
[con ampi estratti dell'Ordinanza di Custodia Cautelare]
Sulla base di quanto emerso, documentato e provato (che abbiamo visto nella precedente puntate – 1 parte - 2.1. parte) il GIP non ha dubbi ed indica che «può affermarsi l'esistenza di organizzazioni criminali di 'ndrangheta in Liguria» e che «può anche affermarsi che gli indagati NUCERA Paolo, RODA' Francesco Antonio e RODA' Antonio siano appartenenti alla 'ndrangheta, già in considerazione della partecipazione a riunioni di 'ndrangheta (...), riunioni la cui partecipazione, per il carattere notoriamente riservato delle stesse, aperte solamente a soggetti inseriti nell'organizzazione, qualifica quali 'ndranghetisti i partecipanti». Così si apre la motivazione dell'arresto per 416 BIS, disposto dal GIP Tribunale di Genova. E quello che viene ulteriormente scritto, anche in relazione alla condotta dei politici e pubblici amministratori risulta inconfutabile alla luce degli elementi emersi nell'inchiesta...
OPERAZIONE
GAMBLING
DDA Reggio Calabria
Il testo integrale
dell'O.C.C.
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OPERAZIONE
"TRIANGOLO"
Dda Torino
(Forestale-Noe)
Alla fine, l'inchiesta
seguita alle denunce
della Casa della Legalità
(2011) alla DDA di Torino
si è arrivati al giro di boa.
Il testo integrale
dell'O.C.C.
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DOSSIER SU
"SARZANA.
Tra sinistra,
'ndrangheta,
speculazioni
(e l'omicidio
in famiglia)"
edizione aggiornata
al 15 MARZO 2015
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DOSSIER SU
"SLOT & VLT
le inchieste,
la storia,
i nomi e cognomi"
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"DIANO MARINA
LA COLONIA"
QUELLA STORIA
CHE QUALCUNO
VUOLE
NASCONDERE
RICOSTRUITA
ATTRAVERSO
ATTI E DOCUMENTI
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"TIRRENO POWER ED
I SUOI COMPLICI"
nel disastro doloso
(ambientale e
sanitario)
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SIAMO DI NUOVO
OPERATIVI ONLINE
(IN ESILIO DIGITALE)
Dal 29 dicembre si è
lavorato sodo per
salvare i dati e portare il
sito in sicurezza all'estero.
Abbiamo cercato, già che
si doveva operare sul sito,
di rinnovarlo e migliorarlo.
Ci sono ancora alcune cose
da sistemare e lo faremo
nei prossimi giorni.
Ma intanto si riparte!
Andiamo avanti.
f.to i banditi
SCARICA IL
DOSSIER SU
"PEDOFILIA
E OMERTA'
Savona,
chi sapeva ed
ed taciuto su don
Nello Giraudo?"
con documenti
dell'inchiesta su
don Nello Giraudo
e documenti interni
della Chiesa
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