Non siamo a Palermo o Caltanissetta. Non siamo nemmeno a Locri o Lamezia Terme.
Nemmeno a Caserta o Napoli. Siamo a Genova, anzi nel cuore della città, a meno
di 200 metri
dal Porto Antico.
Vi ricordate quei
beni confiscati nel 2005 in Vico delle Mele di cui abbiamo a lungo
parlato nell'autunno scorso, durante la mobilitazione per far sì che il
boss Rosario Caci di
Cosa Nostra che li aveva rioccupati venisse fatto sloggiare?
Bene ci sono novità. Probabilmente non c'è niente da fare negli alti
Uffici del
Comune non vogliono proprio mettersi contro la
"decina" dei gelesi di Cosa
Nostra legata al clan di Piddu Madonia, fortemente radicata in Centro Storico e soprattutto a Rivarolo (le roccaforti della classe dirigente "eletta" di questa città e regione), che dopo il duro lavoro del giudice
della DDA Anna Canepa e dei reparti investigativi che l'aveva debellata, ora
si è riorganizzata perfettamente, già quando era ancora vivo
Emmanuello
Daniele, che a Genova si era sempre trovato bene e che per
Caci è sempre stata
una persona "squisita"!
Infatti i
l boss Rosario Caci dopo essere stato costretto a lasciare il bene
confiscatogli più di due anni prima,
dimora in un albergo indicatogli dal
Comune di Genova a spese del Comune! Non solo.
Il Caci, dalle informazioni giunteci,
continua ad impedire che si realizzino i
lavori di restauro dell'appartamento confiscatogli. Come? Semplice va e
minaccia gli operai.
Il nuovo Prefetto di Genova, Anna Maria Cancellieri - che non è come il predecessore
Romano -
ha immediatamente disposto che gli operai vengano scortati dalle Forze
dell'Ordine, per non dare segnali di cedimento.
Il Comune, invece, continua a
pagare l'alloggio alberghiero al boss e compagnia... un bel riconoscimento come
il "grifo d'oro" a quando?
Ci domandiamo anche se qualcuno, vista
la grande capacità di movimento e di intimidazione del Caci, abbia mai pensato di chiedere una verifica sulla sua invalidità al 100%.
Per leggere lo speciale sui beni confiscati di Vico delle Mele e sulla proposta di gestione su cui
ancora attendiamo una risposta (non siamo mica boss di Cosa Nostra d'altronde, solo semplici cittadini)...
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