[BURLANDO MENTE SAPENDO DI MENTIRE... IN CODA LE CARTE CHE LO DIMOSTRANO] Tra due mesi si vota in Liguria, ma la campagna elettorale è cominciata da un anno. Peccato soltanto che sia stata fatta a spese nostre. E noi non ne possiamo più: il presidente della Regione, Claudio Burlando, da un anno ha invaso i muri della città con manifesti che raccontano quante cose belle ha fatto la Regione. Cioè lui. Ma, ancora più grave, ha intasato tutti i media locali con la sua pubblicità: giornali, radio, televisioni e siti internet hanno pubblicato o mandato in onda quella che lui definisce "comunicazione istituzionale" e a tanti genovesi invece sembra propaganda elettorale fatta con soldi pubblici. Adesso dopo "resta in ascolto" sono arrivati anche gli spot targati "fondi europei", con Burlando e la sua giunta che raccontano quanto sono bravi...
Come risulta da documenti ufficiali della Regione, nel 2008 Burlando ha speso 4 milioni di euro per la comunicazione, di cui 1,2 milioni destinati a giornali e televisioni. Ne avevamo già parlato ma tutto cadde nel silenzio. Anzi i fondi pubblici usati per gli spot sono aumentati con l'avvinarsi delle elezioni.
Niente di illecito, è previsto da una legge regionale, ma noi ci chiediamo se quei soldi - nostri - non potessero essere spesi per ospedali, scuole, centri per anziani o magari nuovi autobus... (magari senza l'aggravio delle "tasse" chiamate "corruzione" e "clientela", come invece le inchieste giudiziarie metto in evidenza anche in questa terra).
Ma la cosa più grave è forse un'altra: c'è da chiedersi se la libertà di stampa in Liguria non sia di fatto limitata. Viene il dubbio, legittimo crediamo, che un giornale o una televisione, dopo aver avuto i bilanci risanati dagli spot della Regione, non abbia libertà di critica nei confronti del suo "benefattore". Viene il dubbio che i media non abbiano la possibilità di scegliere serenamente i commentatori o i giornalisti da arruolare, magari dovendo scartare o "limitare" persone "sgradite" a Burlando... magari proprio quei giornalisti di inchiesta che tanto, insieme alle nostre inchieste, hanno aiutato a scoperchiare il pentolone dell'illegalità diffusa e messo in moto la Magistratura.
Purtroppo nessuno in città dice niente su questa storia: non ne parlano, ovviamente, gli organi di informazione che si dividono la pubblicità e tace l'Ordine dei giornalisti. Sta zitto anche il centrodestra, visto che la legge che ha permesso tutto questo è stata votata proprio dal Popolo delle Libertà (con alla Presidenza della Regione, Sandro Biasotti).
E Burlando, come sempre, si ostina a non rispondere a chi gli chiede chiarimenti. Ma i cittadini hanno il diritto di giudicare le sue scelte e l'indipendenza dei giornali che leggiamo. A marzo si vota, in Liguria non ci sarà nemmeno la Lista Cinque Stelle (Beppe Grillo ha azzerato la coraggiosa possibilità di presentazione della lista civica con la candidatura di una personalità libera e coraggiosa come Paolo Franceschi) e senza un informazione libera e corretta ai cittadini arriva solo la "propaganda".
Pierfranco Pellizzetti ha fortunatamente ripreso, dopo oltre un anno dalla nostra denuncia lanciata nel web, la questione. Burlando gli ha risposto che "Non è vero naturalmente che sto pagando la campagna elettorale con fondi regionali. È un'affermazione molto grave e falsa" ed ha aggiunto "Questa campagna si è chiusa con la fine del 2009 da un punto di vista contrattuale: non abbiamo ritenuto corretto stipulare alcun contratto con i media nel 2010, anno elettorale". Qui la presa in giro raddoppia: infatti gli spot televisivi e gli spazi pubblicitari, nel 2010 "anno elettorale", sono aumentati rispetto al 2008 e 2009... Burlando sa giocare bene con le parole e maschera la menzogna con un giochetto dichiarando la chiusura della campagna "dal punto di vista contrattuale" prima della fine del 2009, significa soltanto che si è pagato i media con i soldi del 2009 con effetto pratico, però, nel 2010... come dimostrano i documenti che pubblichiamo!
Burlando, ancora una volta mente sapendo di mentire... Noi ormai siamo abituati e non ci caschiamo, ma i liguri si accorgeranno che si sta "burlando" di loro?
Comunque ecco i documenti (formato .jpg): - -
PS
Per pura casualità la Ital Brokers dell'amico Lazzarini (e di Pino Marzo e del Bozzano) ha deciso di sponsorizzare una squadra di basket a Genova, guarda caso quella di un candidato della Lista Civica di Burlando... guarda caso dopo che il responsabile della squadra ha deciso di candidarsi con Burlando. Quando esce il manifesto "Adesso Carlo lo sa che qualcuno pensa alla sua squadra" ?
PS 2
Uno dei nuovi spot "istituzionali" mostra l'impegno per le energie rinnovabili, con una bellissima immagine dell'eolico, come prova dell'impegno per ridurre l'inquinamento profuso dalla Giunta di Burlando... Ma come mai nello spot non si dice che gli impianti della società FERA srl che tanto piace a questa Regione, producono dei certificati verdi che, come dichiarato dalla stessa società, vengono venduti al miglior offerente, ovvero alla Brithis Petroleum, che di ambientalista e tutale dell'ambiente non è proprio una garanzia?