Abbiamo espresso pesanti critiche sul pm Alberto Landolfi (poi trasferito a Monstar, dopo un passaggio lampo alla DDA di Genova) e sul proc. Vincenzo Scolastico (presentato sino all'altro ieri come coordinatore della DDA di Genova ma che dal sito del Csm non è più nella DDA di Genova, tanto meno come coordinatore).
Nei giorni scorsi abbiamo appreso che in loro difesa qualcuno ha preso carta e penna ed è quindi giusto che si riportino a tutti questi passaggi di un noto conoscitore della realtà savonese, così che anche il CSM li possa conoscere ed integrare per gli eventuali procedimenti aperti.
Chi ha scritto in difesa di Landolfi e Scolastico e della loro passata attività nella Procura di Savona è niente meno che il boss della 'ndrangheta Carmelo Gullace...
Partiamo da un breve profilo del “difensore”. Il signor Carmelo Gullace, esponente apicale della 'ndrangheta, conta precedenti di polizia e condanne (tratto testuale da un rapporto investigativo) per: associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, sequestri di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio. Non si contano più le Relazioni investigative, gli Atti ed i provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria che parlano di lui, e per sintetizzare basta ricordare che lo stesso è stato nuovamente indicato dal provvedimento delle DDA di Reggio Calabria e di Milano con cui è stata condotta l'operazione “Il Crimine”.
Una delle frasi più significative pronunciate dallo stesso (e intercettata), in cui parlava, guarda caso, della cosca Gullace-Raso-Albanese sempre in prima persona, è certamente questa: “i nemici dei Piromalli sono nemici miei e i nemici miei sono nemici dei Piromalli, ecco, la base è questa”.
E Carmelo Gullace è sceso in campo, come dicevamo, per denunciare le diffamazioni che avrebbe subito da noi, ma soprattutto per denunciare all'Autorità Giudiziaria le “calunnie” che secondo lui avremmo portato nei confronti del sostituto Procuratore Landolfi e del procuratore Scolastico. Ahh, tra l'altro ci denuncia anche per azioni “minatorie” nei suoi confronti (sic) perché abbiamo invitato a rompere i silenzi e l'omertà che circondano la sua cosca, invitando i cittadini a denunciarli e collaborare con gli inquirenti, per colpirli una volta per tutte.
I reparti investigativi e la DDA di Reggio Calabria non capiscono nulla, secondo il Carmelo Gullace, che afferma di essere “pienamente inserito in un contesto familiare e lavorativo di assoluta legalità” e segnalando che tale sua “pulizia” è stata certificata da “autorevoli pronunce” del Tribunale di Savona e di Genova, oltre che dai Carabinieri di Borghetto Santo Spirito. [Questo lo scrive più colte sempre il Gullace!]. Una dichiarazione, tra l'altro, in linea con quelle di Landolfi che, in sostanza, sosteneva (e per questo lo abbiamo criticato duramente) che di mafia nel savonese non ce ne fosse più perché ormai, certi personaggi, si erano recuperati ed inseriti in percorsi di legalità.
Così tra una difesa d'ufficio per il boss Antonio Fameli, il trasparire di non poco disprezzo per una collaboratrice di giustizia, si apprende che Gullace non ama la musica di Morricone (visto che definisce come “musica inquietante” la colonna sonora, da noi selezionata, di uno dei video sui Gullace & Fazzari) e si scopre anche che non gli sono piaciuti ne' l'appello alla Chiesa perché scomunichi i mafiosi (e quindi anche lui) ne' il ricordo di quando scappava in mutande ad un controllo presso la sua preziosa villa sulla collina che domina il centro storico di Toirano. Ma andiamo avanti e andiamo al punto: la difesa da parte del Gullace di Scolastico e Landolfi.
Noi non avevamo mai sostenuto che Landolfi e Scolastico avessero rapporti particolari con Gullace, ma abbiamo semplicemente sottolineato le loro inerzie ed i loro silenzi su Gullace & C... Abbiamo elencato fatti che ognuno può verificare... Potevano ad esempio porre la questione che fosse disdicevole (e, crediamo, molto discutibile) che un procuratore capo vedesse spesso il boss Antonio Fameli, indicando, a chi chiedeva ragione di ciò, il fatto che questi fosse un “informatore”, ma non lo abbiamo fatto... Adesso è Gullace che porta a intrecciare la sua “questione” con quella di Landolfi e Scolastico.
Comunque sia il Gullace scrive (anche se 3 delle firme in calce alle 4 querele appaiono poste, a chi le conosce, più della consorte Giulia Fazzari che dal Carmelo):
In data 12 settembre 2008 - “Del resto la patologica inclinazione degli esponenti della Casa della Legalità a ritenersi unici depositari della verità e ad infangare chi non la pensa come loro, comprese le istituzioni, traspare in un altro passaggio dello stesso documento [leggi qui, ndr], dove si sostiene che 'l'evaporazione di denunce e procedimenti a carico di queste famiglie di mafiosi e compari sono molteplici, grazie ad ottime protezioni negli ambienti che contano...'
…
Quindi anche la Procura di Savona avrebbe assistito, consapevole ma inerte, agli illeciti altrui.”
Ed ancora: “Sostenendo che il sottoscritto è un 'ndranghetista eccellente' che controlla il territorio, gli esponenti della Casa della Legalità, mostrano non solo di infischiarsene degli esiti degli accertamenti operati dalla magistratura e dalle forze dell'ordine, ma insinuano addirittura la collusione, o quanto meno la inadeguatezza, di dette istituzioni”.
Il 29 settembre 2009 - “Nel proseguo dell'opera filmica [i video sono disponibili nello speciale qui, ndr], non si salva neppure l'Autorità Giudiziaria: 'Questa era una delle cave dei veleni quando la 'ndrangheta aveva sepolto fusti tossici, le altre la Procurar non le ha cercate'.
Né si salvano i singoli magistrati: 'Il P.M. si è assopito?' 'e il Procuratore Scolastico che aspira alla DDA era in sonno?'.
Ritiene l'esponente che la libertà di stampa non possa essere confusa con la licenza al delirio”.
Il 19 ottobre 2009 nell'affermare che quanto da noi scritto “pare finalizzata solamente a provocare una reazione da parte dello scrivente” rassicura – come una sorta di sospensione della minaccia - con “il quale invece si affida ancora una volta alla Magistratura” e poi torna nella strenua difesa dei due magistrati e dell'allora Tribunale di Savona che ha pronunciato “ponderati e autorevoli giudizi”.
Ma il bello deve ancora venire... si legge infatti: “Nella pubblicazione del 14 ottobre … da un lato si straparla di 'lentezze che la Procura di Savona si premurò di garantire e che assicurarono prescrizioni salvifiche'... Accuse di inequivoco rilievo penale: la Procura savonese si premurerebbe di garantire lentezze per assicurare il superamento dei termini di prescrizione... Possibile che nessuno abbia niente da dire su questo?”. Poi il Gullace pare proporsi anche per la difesa in sede di CSM rispetto all'esposto che abbiamo presentato sul pm Alberto Landolfi e quindi scrive: “Si segnalano all'attenzione della S.V. alcuni passaggi contenuti nell'esposto (…) presentato in data 21 settembre 2009 al Consiglio Superiore della Magistratura e garbatamente messo sul web dall'Ufficio di Presidenza della Casa, composto dai signori C.Abbondanza, S.Castiglion, E.D'Agostino.
In questo caso l'obiettivo del trio è la Procura di Savona, nella persona del Procuratore Capo Dr. Scolastico e del Sostituto Dr. Landolfi, accusati, in particolare il secondo, di darsi da fare per far volutamente prescrivere alcuni processi.
Si riporta il brano [oltre 2 pagine su 4 della querela, ndr] dell'esposto con le accuse ai due magistrati... [omettiamo la trascrizione e linkiamo il testo dell'esposto, ndr].”
E, quindi per concludere il passaggio di difesa del Dr. Landonfi con: “Libero l'Ufficio di Presidenza di pensare che sia stato il Dr. Landolfi a fissare la prima e la seconda udienza dibattimentale [ma quando mai abbiamo sostenuto che sia stato questi a fissarle? Mah, ndr]. Non di attribuirgli inesistenti condotte penalmente rilevanti in uno scritto rivolto a pubblici ufficiali che hanno obbligo di riferire all'A.G.”
Era giusto, per dovere di completezza che dopo le critiche da noi mosse ai due magistrati per lunghi anni in servizio a Savona si desse spazio ad una voce terza (che ben conosce la realtà savonese) levatasi in loro difesa. Poi sul fatto che questa avvenga da parte di un boss della 'ndrangheta, dello spessore di Carmelo Gullace, ognuno lo valuti come ritiene più opportuno.
Gli atti delle querele di Gullace sono presso la DDA di Torino, che segue le querele di Alberto Landolfi insieme a quelle di Carmelo Gullace, trasferitegli dalla Procura di Genova in quanto nelle querele del Gullace venivano denunciate “le accuse” della Casa della Legalità al Dott. Vincenzo Scolastico che, come scriveva al Proc. Capo Lalla il 23 ottobre 2009 la pm Francesca Nanni della DDA di Genova, era divenuto da alcuni giorni coordinatore proprio di quella DDA!
(Sul mistero della DDA di Genova la questione è questa: dal sito del CSM [, poi seleziona "Genova", quindi "Genova - Procura della Repubblica presso il Tribunale", quindi "sezioni" e per ultimo "DDA"] è svanito il nome del proc. agg. Scolastico dalla DDA di Genova. Ad oggi compaiono i nomi del Proc. Capo Lalla e dei sostituti Panichi e Franz. La presenza nella DDA di Genova del dott. Scolastico non c'è più, stando al sito, e tanto meno, come ricordato, non risulta più per Scolastico il ruolo di “coordinamento della DDA” che veniva anche indicato in atti (oltre che pubblicamente) della DDA stessa. Si dice, oggi, che Scolastico non ha mai avuto una delega formale a Coordinatore della DDA. Attendiamo di capire ciò che sia accaduto e ciò che sta accadendo).
PS
Sul fatto che la mafia non ci sia, nel savonese, si legga anche:
"Allarme cosche in Liguria a Savona pool antimafia"
articolo di Marco Menduni con intervista al Proc. Granero - Il Secolo XIX - 4.9.2010
Sulla questione Scolastico e DDA di Genova:
E visto che da Scolastico (ed altri) non c'e' risposta, ci torniamo su... (05.10.2010)
DDA Genova, il procuratore Scolastico... e l'unita' della famiglia (25.09.2010)
Preoccupazione per eventuale nomina Proc. Scolastico alla DDA (21.07.2009)
Oltre allo speciale sui Gullace-Fazzari & C, quello su Antonio Fameli (che aggiorneremo a breve!) e l'ampio articolo sui Fotia