Gli abbiamo puntato i riflettori addosso. Lo abbiamo indicato per quello che è. Lo abbiamo denunciato nel dettaglio per i suoi contatti con l'altro potente boss della zona GULLACE "Nino" Carmelo , a capo della cosca GULLACE-RASO-ALBANESE nel nord-ovest d'Italia. Abbiamo ricostruito molteplici dei suoi legami d affari che da Loano arrivavano in Brasile dove avevano sede le ultime "creature" societarie ed ai conti esteri che gli facevano da forziere. Abbiamo messo tutto nero su bianco. Lo abbiamo portato in Procura a Savona. Lo abbiamo consegnato al Prefetto. In parte, ovviamente, lo avevamo stampato in volantini distribuiti davanti a quella "sua" villa lungo la Aurelia a Loano...
Se prima qualche magistrato in quella procura lo considerava un "informatore" attendibile, nonostante fosse evidente il suo spessore criminale e la costante attività illecita di riciclaggio (e non solo), come avevamo detto, il vento era cambiato. La Squadra Mobile di Savona e la Procura si sono mossi, hanno portato avanti l'indagine e sono arrivati questa mattina gli arresti ed i sequestri. Già un agente dell'Arma dei Carabinieri che si era "venduto" al FAMELI, e che con altri avevamo indicato, nelle opportune sedi, per essere parte di quella rete di "infiltrazione" all'interno dei settori di controllo, era già stato individuato e mandato a processo.
Arresto effettuato per Antonio FAMELI e la sua nuova compagna (Clara MAGGINO), il commercialista già noto alle cronache giudiziarie Carlo CICCIONE. Arresto non eseguito perché "irreperibile" quello per il figlio, Serafino FAMELI. Oltre 10 milioni di euro di beni sequestrati tra cui 44 immobili tra Loano, Boissano e Borghetto Santo Spirito, quote di società in Italia ed all'estero. Sono stati colpiti, con misure interdittive e sospensione dall'esercizio della professione notarile e di intermediazione finanziaria quei professionisti di cui si è potuto accertare che operavano per agevolare l'attività illecita del FAMELI.
Qualcuno non ci credeva che le nostre accuse fossero fondate. Lui, il FAMELI, con la sua ciurma da galera, ci aggredì fisicamente... Ora è evidente che quando dicevamo che lo spessore criminale del FAMELI era inconfutabile... adesso è scritto nell'Ordinanza di Custodia Cautelare!
Gli arresti per riciclaggio sono quindi accolti con grande soddisfazione da noi. Non solo perché l'inchiesta che avevamo promosso e prodotto alla Procura di Savona ha trovato conferma, ma perché dimostra che l'azione civile di contrasto alle mafie è essenziale. Se gli si punta l'indice addosso e li si indica per quello che sono si da un contributo determinante anche all'azione di repressione ed aggressione dei beni illecitamente accumulati.
Altro non c'è da dire, lo avevamo già scritto tutto ed è nello speciale titolato "FAMELI, dei PIROMALLI, si crede il re di Loano", clicca qui
[lo speciale complessivo sulle cosche nel savonese invece è qui]e qui di seguito il video su uno dei nostri blitz davanti alla "sua" Villa