Stoppani, tra bonifica farsa, teatrino della Brescianini e le società del "cartello" Mamone

Stoppani, tra bonifica farsa, teatrino della Brescianini e le società del "cartello" Mamone

Giovedì 09 Luglio 2009 13:50 Ufficio di Presidenza
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[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e  ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]

Ad accompagnare la bonifica farsa del sito della ex Stoppani tra Arenzano e Cogoleto, giunge oggi un colpo di teatro made in Cecilia Brescianini, la vice-commissario alla bonifica, che questa mattina pare abbia convocato i media per raccontare una buona novella per rilanciare l'ottimismo volto alla copertura delle gravi omissioni e responsabili che riguardano la vicenda Stoppani.

Se la signora Brescianini - che già quando era all'Arpal non si era accorta di nulla - è indicata chiaramente dalla Guardia di Finanza, insieme, ad esempio, al Sindaco di Arenzano, Luigi Gambino, nel rapporto alla Procura, come una dei principali soggetti che operavano a favore dei Mamone, diventa significativo notare la comunione di azione delle società del "cartello" della Eco.Ge per le demolizioni e bonifiche a Cornigliano e le aggiudicatarie degli appalti gestiti dalla Vice-Commissaria nell'area Stoppani (come, ad esempio, la F.lli Baraldi di Modena, che dopo le demolizioni effettuate sembra essere svanita in tutta fretta)...



Dopo la pubblicazione del video sulla bonifica farsa che abbiamo realizzato e messo online i primi di giugno, come Casa della Legalità, segnalando tale gravissima situazione di assenza della tanto enunciata messa in sicurezza e bonifica del sito all'assemblea pubblica presso il Muvita, ove - dopo aver pubblicato sul nostro sito www.casadellalegalita.org documenti quali il piano bonfica mai attuato dell'arenile e la perizia integrale del Tribunale sullo stato dell'inquinamento, che le amministrazioni locali avevano ma tacevano ai cittadini - abbiamo smascherato il falso percorso "partecipato" che voleva intortare i cittadini, ha preso anche il via l'Operazione Pandora il cui fulcro sono i Mamone ed i loro rapporti con società pubbliche e le Istituzioni. Qualcosa si sta muovendo, anche perché, come abbiamo detto qualcuno ha iniziato a parlare e la Magistratura prima o poi arriva!

Questa sera parteciperemo di nuovo, come Casa della Legalità, insieme al Comitato Mai più Cromo, all'assemblea pubblica per ribadire le denunce e chiedere, con assoluta fermezza, risposta ad 11 domande molto semplici:

1) perché gli esiti delle gare di appalto che riguardano la Stoppani sul sito della Provincia non sono mai stati pubblicati? (ci sono tutte le gare e tutti gli esiti, ma sulla Stoppani, ci sono solo i bandi).

2) perché l'impianto ecologico che dovrebbe "pulire" l'acqua della falda è praticamente fermo?

3) perché non si è messa in sicurezza l'area e la struttura e persiste amianto con fibre volatili esposto al vento, così come sono in balia dell'aria le incrostazioni di cromo e l'idrato di cromo dentro e fuori l'ex fabbrica?

4) perché non si dice con chiarezza quante sostanze tossico-nocive (H7 e H14, ad esempio) sono state complessivamente smaltite dall'arrivo del Commissariamento? Ovvero quante ne restano ancora da smaltire? E quindi: perché non si rende noto, attraverso il web, ogni passaggio, con data, tipologia e consistenza del carico, sede di stoccaggio eventuale e sito ove si è effettuato il regolare smaltimento?

5) perché la bonifica del fondale marino non si è effettuata? E perché la bonifica che doveva concludersi entro il marzo scorso delle spiagge, con la rimozione dei crostoni, non è stata effettuata? E quindi come è possibile che venga effettuato un ripascimento di tali spiagge a Cogoleto, lasciando sepolti quei crostoni intrisi di cromo?

6) perché non vengono sigillati gli impianti e le palazzine intrise di cromo e/o contenenti elementi d'amianto, prima delle demolizioni, per evitare che le sostanze tossico-nocive che vengono liberate nell'aria?

7) perché i Sindaci non provvedo ad informare con apposita segnaletica che la costa (spiagge e fondale marino) sono pesantemente inquinati da sostanze tossico-nocive?

8) perché i Sindaci non provvedono a vietare la coltivazione (a fini alimentari) delle terre inquinate?

9) perché i Sindaci, i Consigli Comunali, così come la Provincia non vogliono dare un incarico per un indagine epidemiologica sulle popolazioni di Arenzano e Cogoleto, per costatare gli effetti devastanti per la salute e la vita dell'inquinamento della Stoppani (quando era attiva, così come durante la chiusura e la prima falsa bonifica con i rifiuti tossico-nocivi nascosti nell'area stessa in decine e decine di migliaia di tonnellate?

10) perché il Sindaco Gambino, durante il Commissariamento del proprio Comune, ovvero mentre era decaduto dalla carica, continuava a dare indicazioni agli Uffici, nonché partecipare a riunioni, affinché, come diceva lui in una conversazione intercettata dalla Guardia di Finanza, si "aprissero tutte le strade" ai Mamone?

11) è mai stata fatta una verifica, ad esempio, su cosa vi fosse nell'area del sito Stoppani dopo la chiusura e quanto vi sia poi effettivamente rimasto dopo la presenza in loco della Eco.Ge e con l'arrivo della gestione del Commissario? E quindi: sono state segnalate e denunciate alle autorità competenti le risultanze di tale verifica?

La trasparenza e la correttezza di tali procedure è essenziale per la tutela non solo del regolare svolgimento dei lavori pagati con soldi pubblici, bensì anche della tutela dell'ambiente e della salute (e vita) delle persone, sia dei cittadini che abitano nella zona, sia dei turisti ignari che spesso sono tranquilli a fare il bagno nelle aree della foce del Lerone, sia dei lavoratori impegnati nei lavori di bonifica e di trasporto delle sostanze tossico-nocive.

Noi non ci fermiamo, non gli daremo tregua!