
Eravamo
tornati a parlare di Sanità & 'Ndrangheta. Questa volta non per la Calabria ma per il "grande nord"... a partire dalla terra dei lumbard. Ed era anche scontato che se ne tornasse a parlare visto che nell'Operazione INFINITO, parallela a quella "IL CRIMINE", i nomi, cognomi ed i fatti, c'erano tutti. Pochi giorni dopo gli arresti, a Milano, si è consumato un'ennesima morte. Non un regolamento di conti con killer professionisti che imbottiscono di piombo, con precisione chirurgica, un boss, come fu nel caso di NOVELLA Carmelo. Nei giorni scorsi si è consumato uno strano "suicidio".... quello di Pasquale LIBRI che è volato giù dalla tromba delle scale, dall'ottavo piano dell'Ospedale San Paolo di Milano. E Pasquale LIBRI era uno degli indagati per le infiltrazioni della 'ndrangheta nella Sanità. Era uno dei soggetti intercettati ad esempio nei suoi contatti con il boss Antonio CHIRIACO, il direttore dell'Asl di Pavia, 'ndranghetista e potente collettore tra pubblica amministrazione, sanità e mafia...
CHIARICO con gli altri sodali, a partire dal NERI a Pavia - così come altri dei "locali" lombardi -, erano in grado di condizionare il voto e quindi l'esito delle amministrative, così da eleggere chi era utile agli interessi della 'ndrangheta. Lo facevano sia attraverso uomini del PD, come abbiamo già visto, sia con soggetti del PDL e della Lega Nord... ma anche con la promozione di liste "civiche"... E poi affari per le società degli affiliati... una rete di società che ha saputo lanciarsi ben oltre al tradizionale settore del movimento terra e delle bonifiche, e che passano dal settore sanitario a quello delle energie rinnovabili...