
Antonio Gava, "o viceré", sta morendo in un
ospedale milanese. E già si prepara la beatificazione del leader della Dc di
Napoli che trattò con Br e camorra per liberare il suo fedelissimo Ciro
Cirillo. Quando divenne ministro dell'Interno, si disse che finalmente la
camorra sarebbe stata combattuta con una cura omeopatica. Lui, Gava, non si
curava delle malelingue e riceveva in vestaglia rossa i clientes nel suo
salotto napoletano, facendo loro baciare 'u ciciniello, l'anello che
solitamente sta al dito dei boss. Per camorra fu arrestato, processato e infine
assolto. Chiese e ottenne anche un risarcimento di 140 mila euro. Ora, dunque,
si procederà alla santificazione. Ma forse sarebbe meglio leggerla, la sentenza
d'appello che lo assolve, leggerla bene, leggerla tutta. Noi ne pubblichiamo
qui qualche brano. Per il resto, consigliamo la lettura del libro di Bruno De
Stefano, "I boss della camorra", uscito nel novembre 2007...